Tecno e Zanotta un disegno comune
Tecno, storico brand fondato negli anni '50 dai fratelli Borsani e guidato dal 2010 da Giuliano Mosconi, acquisisce la maggioranza di Zanotta, una delle aziende più amate e protagonista fin dagli anni '50 del design italiano.
Due storie parallele quelle di Tecno e Zanotta che hanno deciso di mettere in comune unicità, competenza, reputazione e credibilità per consolidare e aumentare la crescita nei principali mercati internazionali, puntando a una offerta completa per il sistema contract e ufficio, ambito di riferimento per Tecno, così come per il mondo home e hospitality, settore in cui Zanotta da sempre eccelle.
Tecno e Zanotta, due aziende che nei rispettivi percorsi imprenditoriali hanno dato senso all'industria del design italiano, con un approccio al mercato fortemente anticipatore in termini di innovazione, sia sotto l'aspetto della ricerca estetica e funzionale sia nell'attenzione a rappresentare i valori della qualità e del saper fare italiano.
Oggi Tecno e Zanotta avviano un progetto comune che permette di migliorare le sinergie e le possibilità commerciali a livello internazionale e che sarà gestito nel più ampio rispetto delle peculiarità e identità dei due marchi.
Tecno è in costante crescita nell'ultimo quinquennio e chiude il 2016 a 32 milioni di Euro in crescita del 30% rispetto al 2015.
Con l'operazione Zanotta si avvia un nuovo gruppo con ricavi di 60 milioni di Euro nel 2017 e con previsioni di crescita futura del 20% annuo.
«Sono felice di questa operazione - afferma Giuliano Mosconi Presidente e AD di Tecno - che migliora le potenzialità di sviluppo nei principali mercati del mondo e vede rafforzare la nostra presenza sia nel settore dell'office furniture che una rinnovata presenza nel segmento casa e ospitalità in genere».
Eleonora Zanotta, presidente di Zanotta, conferma e prosegue: «Sono certa che l'apporto delle nostre competenze e qualità dei prodotti sarà un nuovo elemento di crescita complessiva e questa sinergia potrà essere una giusta risposta alle aspettative di un mercato sempre più competitivo».