Vinitaly, alla Città del Vino presentata la start up Enolò

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"Il contributo dell'innovazione digitale al settore del vino: sfide e opportunità". La start up Enolò si è presentata al Vinitaly con un convegno presso lo stand dell'Associazione Città del Vino, in cui i protagonisti, nomi importanti del settore enologico e dell'innovazione, hanno dibattuto delle nuove sfide della wine-economy che produttori e rivenditori devono saper cogliere sfruttando le infinite potenzialità del digitale.

Ed è proprio su quest'ultime che Enolò ha sviluppato la sua start up puntando sull'innovativo concetto di Platform Economy attraverso la creazione di un marketplace originale, dove domanda e offerta si incontrano senza intermediari.

Opportunità che si traduce in un abbattimento dei costi a fronte della garanzia di alte performance nella gestione della propria attività grazie ad un sistema integrato, che va dal marketing alla comunicazione social fino ai servizi di logistica, studiato per soddisfare le diverse esigenze di produttori e rivenditori.

La start up prevede quindi un primo step di sviluppo a livello nazionale per poi aprirsi al mercato internazionale.

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Ad aprire i lavori Paolo Corbini, direttore responsabile di Terre del Vino. Parola quindi a Giampietro Comolli, Presidente Ovse-Ceves (Osservatorio Economico Vini Speciali Effervescenti – Centro Studi Mercati Cibo & Vino), che ha parlato di come poter "Degustare il vino via web, fra e-commerce e internazionalizzazione".

"Il mondo del vino – ha spiegato – sta cambiando. Il consumo dipende dalla domanda e non dall'offerta". Le domande cui Comolli ha cercato di dare una risposta è dunque sul come "far viaggiare il piacere del vino via web; come affrontare il web nostrano e quello mondiale. Domande che rispondono alla necessità di costruire un "futuro economico dell'e-commerce di qualità made in Italy".

A chiudere i lavori lo startupper seriale, Pm, founder e Ceo Enolò srl Stefano Baldi: "L'innovazione digitale è un dirompente opportunità per creare valore poiché consente di ridefinire i processi di connessione e interazione degli ecosistemi".

"In quello del vino – ha detto – l'integrazione tra attività offline e online, la generazione di relazioni dirette tra gli operatori e di questi con i loro utenti e la valorizzazione dei nuovi canali social e dall'enorme patrimonio di cultura e tradizione posseduto, sono le principali keyword per un futuro di successo".