VITA

Don Ferdinando di Castel Arquato, chef on demand

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Nessuna stella sul suo curriculum di chef. Solamente una carta di identità che – come accade a volte nelle famiglie italiane – racconta di una mamma e di una nonna, rispettivamente native del Lago di Bolsena (VT) e di Montepulciano (SI), che in cucina avrebbero dato del filo da torcere anche alle odierne star dei fornelli.

In più, una conoscenza praticamente perfetta della storia e della cultura dei luoghi antichi in cui si muovono i profumi e quella cosa che, in chi dell'arte culinaria fa un mestiere, col tempo va spesso scemando: la passione.

Maria Rita Trecci Gibelli sveste i panni del maestro di cerimonie e signore assoluto del Castello di Gropparello (PC), per acquisire, paradossalmente, un controllo ancora più profondo del suo regno a Castell'Arquato.

Sarà infatti lei, d'ora in poi, lo chef on demand del Ristorante Don Ferdinando, una sorta di terrazza distaccata del maniero che su di esso si affaccia.

La sua cucina, caratterizzata da influenze che, come è prevedibile, prendono le mosse dalla tradizione laziale e toscana, è già molto apprezzata e richiesta.

Tanto richiesta che la prenotazione, per un massimo di 16 coperti, è e sarà sempre obbligatoria. Mentre è sempre valida la possibilità di cenare in due, con tavolo in cucina.

Poiché l'esperienza, per il nuovo chef, è molto più vicina a quella di darsi da fare per una cena tra amici che non a quella di mettersi il grembiule come per timbrare il cartellino, la noia è l'unico piatto che deve essere tenuto lontano.

Bandito il piatto fisso, il menu cambia ogni giorno ed è pubblicato sia sul sito che sulla pagina facebook del Ristorante Don Ferdinando.

Naturalmente, niente potrà mai cambiare – forse è anzi più facile che essa ne venga arricchita – quell'atmosfera senza tempo che il contorno del ristorante contribuisce a creare, con la piazza centrale circondata da viali alberati, torri merlate e tetti, sui quali si muovono, su uno sfondo lunare, le silhouette di gatti che controllano che tutto rimanga com'era migliaia di anni fa.

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www.donferdinando.com

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