Carpentieri, il fantasista dei cocktail
Fantasia, inventiva e professionalità sono gli ingredienti del successo di Angelo Carpentieri, barman e "anima" del Maharajà di Milano, ritrovo cult per gli appassionati del bere bene.Barman Aibes pluripremiato, Carpentieri inizia la sua attività a Trani in tenera età, prendendo ispirazione dal padre che lavorava al ristorante Cristoforo Colombo della località pugliese, uno dei migliori in Italia negli anni Settanta.
«Un giorno mi trovavo proprio in un bar dove lavoravo – racconta Carpentieri - e aiutavo il proprietario a riordinare e mi è venuto fra le mani un giornale chiamato "Tutti al bar", nel quale venivano descritti i locali più in voga a Milano. Ricordo anche che chi faceva l'abbonamento in quel periodo riceveva i numeri arretrati del giornale. Posso dire che la mia passione per la miscelazione nacque da quelle letture che mi hanno spinto a trasferirmi a Milano».
Arrivato nel capoluogo lombardo nel 1982, affina le sue competenze tecniche ispirandosi al manuale di Franco Zingales e Gino Marcialis edito dalla Mondadori, da cui apprese i rudimenti della professione di barman e i primi 50 cocktail internazionali.
Ben presto diventa barman Aibes, per il quale ai tempi erano necessari una fedina penale immacolata e la firma di tre barman già affermati. Partecipa poco dopo anche al primo concorso nazionale Aibes a Saint Vincent.
È il quel periodo che girovagando per le vie di Milano conosce due locali come lo Sweet Moon e il Lucky Bar, all'epoca frequentati da personaggi dello spettacolo e dello sport, e nota la differenza fra un comune bar e un american bar.
È richiesto ben presto dai più importanti locali del capoluogo lombardo. Trova lavoro nella discoteca Big Laura frequentata fra gli altri da Armani, Versace, Valentino, Mia Martini, Ivan Cattaneo, Umberto Napoletano di cui diventa amico e confidente.
La professione è vissuta da Angelo quasi come una missione: "il barman non è solo colui che prepara il cocktail, ma è anche una sorta di confessore laico. A me piace ascoltare il cliente, parlarci, conoscerlo: così sono nate amicizie o semplicemente i miei clienti hanno trovato anche una persona con cui sfogarsi e non un semplice barman".
Successivamente è al Biffi di piazzale Baracca, alla discoteca Vogue di corso Buenos Aires e al Santa Tecla, locale jazz di Milano, frequentato anche da Celentano e Jannacci. Lo chiamano anche al Caffè della Pusterla che, ricorda Carpentieri, «la cantina si permetteva il lusso di servire al bicchiere il Brunello di Montalcino».
Nel corso della sua attività, inventa una lunga serie di originali e fantasiosi cocktail. Nel 1978, la sua fantasia partorisce il primo, Ritmo, ispirato all'omonima auto Fiat, un long drink a base di cedrata Tassoni, Aperol e una pallina di sorbetto al limone.
Oggi gestisce il lounge bar Maharajà, nella zona Navigli di Milano, diventato nel corso degli anni un tempio del bere di qualità tra luci soffuse , insoliti oggetti, colori vivaci, oggetti curiosi, very-crazy mai viste provenienti da tutto il mondo. L'atmosfera è familiare anche perché ad aiutare Angelo ci sono la moglie Filo ed il figlio Eros.
Il locale spazia su un totale di circa 200 mq, per un totale di circa 150 posti. Il bar è anche il laboratorio dove Carpentieri sperimenta e continua le sue ricerche, alimentate da una continua voglia di novità. Inevitabile che la lista dei drink sia un menù in continua evoluzione, ricco soprattutto di fuori-lista e ricette che non si trovano da altre parti.
La lista del Maharajà propone quasi 100 alternative tra cocktail e long-drink, tutti riccamente decorati con frutta fresca e fantasia, ma anche una buona selezione di vini italiani e birre nazionali e internazionali. Nella vetrina del Maharajà, Carpentieri custodisce anche prodotti ricercati come il distillato al luppolo e le grappe balcaniche.
Il Maharajà propone una lista di "cocktail responsabili" con gradazione alcolica contenuta e versioni originali come il "Trani a go-go" dedicato a Giorgio Gaber, un mojito realizzato con la Barbera, con evidente riferimento alla celebre canzone.
Caperntieri è anche un ottimo cuoco, capace di inventare lì per lì eccellenti piatti per i suoi clienti più affezionati. Ai nuovi avventori consigliamo di farne richiesta perché ne vale la pena. Ricercata è anche la selezione di salumi e formaggi di alta qualità.
Dopo aver shakerato per trent'anni e long drink, dopo aver trionfato nei più prestigiosi concorsi del bere miscelato, Angelone Carpentieri si è fatto promotore di questa nuova tendenza: i cocktail a base di vino.
«Ci sono sempre stati e sono sempre piaciuti - annota Carpentieri -, dallo storico aperitivo dei "magutt" milanes, vino bianco spruzzato con Campari, all'intramontabile Spritz, nella formula Prosecco con aggiunta di Aperol».
Maharajà,
Viale Gorizia, 8 Milano
Tel 02 89420319
www.maharajaindianbar.com
I cocktail del piacere
Expo 2015
Per festeggiare l' Esposizione universale di Milano Carpentieri ha creato Expo 2015 a base di vodka, fragole fresche, sciroppo di fragola della Toschi, sciroppo di limone e limoncello.
Amore e Psiche
Cocktail premiato come 1° classificato per la competizione Challenge on Ice Asti Docg: 4 cl De Kuyper Peachtree (Pernod Ricard) 1 cl sciroppo di cannella Toschi, 4 cl fragole frullate, 6 cl Asti Docg. Shakerare tutti gli ingredienti eccetto l'Asti Docg che serve per colmare il tumbler alto Enoteca Pasabahce da 44 cl.