Luci e ombre della seduzione
Che cos’è la seduzione? Una truffa o un’arte? Un’irresistibile messa in scena o un atto d’amore? Willy Pasini con il libro “La seduzione è un’arma divina” ci conduce alla scoperta delle mille sfumature del desiderio di conquista: un’inesauribile fonte di energia vitale per l’umanità, che però può anche nascondere insidie. In un viaggio affascinante tra arte, natura e comportamenti sociali, ma anche cinema, letteratura, scoperte scientifiche e testimonianze di vita vissuta, Pasini analizza con grande attenzione le luci e le ombre della seduzione.
Attraverso miti maschili e femminili del passato e del presente, da Salomè a Don Giovanni, da Madonna a Bill Clinton, indaga sui meccanismi che possono rendere una donna e un uomo seducenti, senza risultare cinici seduttori, riservando grande spazio alle tecniche di corteggiamento e alla complessa evoluzione che i social network hanno portato alle dinamiche di approccio. Non mancano le indicazioni terapeutiche e i consigli pratici per perfezionare il proprio potere seduttivo “buono”, in modo da costruire non solo un solido rapporto di coppia, ma dare una marcia in più al proprio successo personale nella vita, nei rapporti sociali, nel lavoro.
Qui di segui un breve scorcio della prefazione del libro.
Prima di essere un’arte la seduzione è una truffa. Non sono io a dirlo, ma è la natura stessa a dimostrarcelo, con stupefacente chiarezza. Gli esempi sono tantissimi, ma voglio citarne subito uno tra i più lampanti. L’Ophrys apifera, un’orchidea che cresce spontanea in diverse zone d’Italia, deve il suo nome alla forma del fiore, che assomiglia a un’ape, proprio l’insetto di cui ha bisogno per l’impollinazione. Una simulazione tanto perfetta che, per attirare l’esemplare maschio, questo fiore emette anche un particolare feromone.
L’insetto, richiamato dall’odore, credendo di sedurre un’ape femmina si posa sulla corolla, stacca il sacco di polline e lo depone sul pistillo, portando a termine inconsapevolmente il compito che gli è stato assegnato. Una «trappola» mirabilmente congegnata, in cui ciò che appare non è quello che sembra, e i segnali della seduzione sono guidati da secondi fini (...)
Il sociologo e filosofo francese Jean Baudrillard ha osservato che questo uso eccessivo di segnali sessuali ha finito per renderli autoreferenziali, tanto da dar luogo al paradosso che Madonna non ha un corpo e che l’artista, nella comunicazione della propria immagine a fini commerciali, resta incatenata agli stessi messaggi da lei prodotti, che quindi non irradiano più alcuna seduzione. In realtà, la seduzione gioca un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni e domina ogni forma di espressione sociale, dalla moda alla pubblicità, dalla letteratura alla danza, condizionando i rapporti interpersonali. I suoi meccanismi ci accompagnano e ci suggestionano in molteplici occasioni e scenari, ma sorprendentemente nessuno sa definire con precisione che cosa sia davvero. Ancora oggi, la seduzione sfugge, in parte, alle leggi e alle spiegazioni della scienza (...)
Willy Pasini, La seduzione è un’arma divina, pp 192, Mondadori, 18,50 euro