Donne dell'Olio, la cultura della qualità
Degustatrice: si è formata presso l'Onaoo, la prestigiosa scuola di assaggio di oli d'oliva di Imperia. Produttrice: a Vitiano, comune di Arezzo, da olive leccino, frantoio e moraiolo ricava circa 3000 litri di un ottimo extravergine Toscano Igp con l'etichetta "Il Pollaiolo".
Ma soprattutto, come lei stessa ama ricordare, presidente dell'Associazione Nazionale Donne dell'Olio. Dal dicembre 2012 guida il sodalizio rosa nato a cavallo del nuovo millennio e formato da oltre 80 donne coinvolte a vario titolo nella filiera dell'olio: agronome, olivicoltrici, produttrici, commercianti, ricercatrici, oleotecarie, assaggiatrici, ecc...
"Da pochi mesi sono alla guida dell'Associazione, ma ho già avuto modo di rendermi personalmente conto di come le donne sappiano lavorare bene insieme".
"E forte di questo entusiasmo conto di coinvolgere presto altre associate arrivando a quota 100", fa sapere Gabriella Stansfield, toscana di nascita ma milanese per adozione.
"Principale scopo dell''Associazione è promuovere la cultura e la conoscenza dell'arte olivicola e una corretta immagine dell'olio di qualità, anche attraverso la partecipazione a eventi e manifestazioni".
Solo per citare quelli più recenti, Olio Officina Food Festival, svoltosi lo scorso gennaio a Milano, e Olio Capitale, salone degli oli extravergini tipici e di qualità svoltosi a Trieste lo scorso marzo e il Sol a Verona in aprile.
"La partecipazione a manifestazioni pubbliche è inoltre, da un lato, un importante momento aggregante, perché il fatto di presentarci insieme – e con tutti i nostri oli - contribuisce a farci sentire ancora più unite e, dall'altro, dà visibilità all'Associazione - conferma Gabriella".
"Ma per noi è forse ancora più importante l'aspetto solidaristico, ossia la capacità di fornire un supporto alle singole socie per far fronte a problemi specifici attraverso un continuo flusso di informazioni".
Tra gli scopi dell'Associazione italiana donne dell'olio non c'è la vendita, ma questo non vuol dire che Gabriella Stansfield e le sue sodali non abbiano pensato a strumenti che possano aiutare il consumatore a saperne un po' di più dell'olio che acquistano.
Così, grazie alla Start Up innovativa Intoote di Triste è stato portato a compimento il progetto "Olivia –"L'Olio parlante". Sfruttando una tecnologia all'avanguardia è stato messo a punto un qr code che, inquadrato con uno smartphone o un tablet, è in grado di far apparire l'Agente Dialogante.
É in pratica un avatar, che risponde a domande sia sull'olio in generale, sia sull'associazione e sia sul singolo prodotto. "Dietro all'olio di oliva c'è un mondo da conoscere, ma la legislazione e le stesse etichette non aiutano certo a far chiarezza" - conferma la presidente dell'Associazione".
"Il nostro qr code va nella direzione di una maggior trasparenza e ricchezza di informazioni, tanto più che stiamo lavorando per sviluppare un'applicazione ancor più leggera e interattiva, in grado di semplificare ulteriormente il contatto con l'Agente Dialogante".
Per caratterizzare e meglio identificare l'olio delle socie, l'Associazione ha anche elaborato un pendaglio comune da apporre sul collo delle bottiglie, che così possono fregiarsi del marchio EVO&EVA.
"Si tratta di un riconoscimento attribuito solo agli oli che hanno passato il severo controllo di un panel di assaggio – puntualizza la presidente".
"Ogni pendaglio riporta il logo EVO&EVA, realizzato dall'artista Giuseppe Gallo oltre che il qr code che consente di accedere all'Agente Conversazionale Olivia".
L'Associazione delle donne dell'olio è nata sulla spinta di un nucleo propulsore veneto. Si spiega così il fatto che la sede del sodalizio si trovi a Cavaion Veronese.
Ma l'aumento del numero delle socie ha reso possibile l'apertura di una sede operativa a Milano. "La inaugureremo il 19 giugno, si trova sul Naviglio Grande e si chiama Osa, acronimo di Olio spazio aperto.
Come dice il nome, è uno spazio 'aperto' il cui scopo è invogliare la gente a entrare e informarsi sull'olio, come riconoscere quello buono, come conservarlo al meglio e come valorizzarlo in cucina" - conclude Gabriella Stansfield.
"Oltre a diventare la sede delle nostre attività sociali, ospiterà un'esposizione permanente degli oli delle socie e vi sarà la possibilità di degustarli".
"E poiché siamo convinte che sia importante aggregare quante più potenzialità intorno al mondo dell'olio, vogliamo farne un punto di incontro, aprendolo anche ad altri operatori per tenervi conferenze stampa, eventi, dibattiti".
Associazione Nazionale Donne dell'Olio
Via Fracastoro n. 9
37010 Cavaion Veronese (Verona)
Fax 045.62.60.207
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Credits Immagini: Simone Maviglia