Giulio Ferrari: la perfezione

etichetta Giulio Ferrari Riserva

La Ferrari Fratelli Lunelli di Trento è la casa di spumante metodo classico leader in Italia e tra le prime dieci al mondo. Ha più di un secolo di vita, essendo stata fondata nel 1902 quando Trento era ancora una provincia dell'Impero Austro-Ungarico.

Oggi la Ferrari ha mantenuto la fisionomia di un'azienda familiare che fa completamente capo alla famiglia Lunelli. I discendenti cioè di quel Bruno che nel 1952 acquistò dal fondatore Giulio Ferrari, un coriandolo di cantina capace di produrre poco più di 10 mila bottiglie.

Tre dei cinque figli di Bruno Lunelli, Franco, Gino e Mauro, hanno guidato l'azienda con straordinari risultati per più di un trentennio e ora affiancano con la loro esperienza la terza generazione della famiglia. Marcello Lunelli, dopo una lunga esperienza a fianco dello zio Mauro, è l'enologo di punta della casa. Lo affiancano Camilla, Matteo e Alessandro Lunelli.

Il vigneto
Maso Pianizza è un vigneto costituito da oltre 12 ettari piantati a metà degli anni Sessanta, attorno a un maso situato tra i 500 e i 600 metri d’altitudine, sulla collina a Est di Trento.

Famiglia Lunellialta

La vite è allevata a pergola semplice su un terreno a scheletro prevalente, tendenzialmente sabbioso, con presenza di ghiaia e argilla, esposto a Sud-Ovest. La densità è di 4.500 ceppi/ettaro con una resa di due chilogrammi per ceppo; ciò significa una produzione media di 90 quintali a ettaro.

Il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore è il millesimato di maggior pregio di Casa Ferrari ed è prodotto dalle uve selezionatissime di Chardonnay, provenienti dal vigneto di proprietà di Maso Pianizza, considerato unico per il perfetto equilibrio creato dalla natura tra lo Chardonnay, il clima e il terreno.

Lo Chardonnay è un vitigno nobile, originario della Borgogna, importato in Italia da Giulio Ferrari alla fine del 1800 e confuso per molto tempo col pinot bianco, da cui differisce geneticamente. Solo nel 1978 lo Chardonnay è stato iscritto nel Catalogo Nazionale delle Varietà. 

A Maso Pianizza è presente una popolazione di cloni in grado di dare al vino aromi e sapori ottimali in un insieme armonico: muschio, tiglio, mela golden, ma anche miele, artemisia, limoncella, sottobosco, tabacco, ai quali col passare del tempo si aggiungono note di vaniglia, liquirizia e cioccolato.

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La vigna è interamente circondata dal bosco, che crea condizioni microclimatiche assai favorevoli. Il Giulio Ferrari Riserva nasce soltanto quando la vendemmia è giudicata in grado di soddisfare le ambizioni più alte. La prima annata risale al lontano 1972, quando Mauro Lunelli lo creò per la prima volta con l’aspirazione di creare uno spumante classico che toccasse la perfezione.

Il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore è un cru, un blanc de blanc di solo Chardonnay, espressione di un vigneto, il maso Pianizza, che gli esperti, per la composizione della terra e il clima, considerano un capolavoro della natura.

E’ figlio soltanto di uve che siano state considerate perfette dagli enologi di casa Ferrari: per questo non tutte le vendemmie si trasformano in Giulio Ferrari, la cui maturazione sui lieviti è allungata sino a dieci anni.

Come sia nato questo capolavoro delle bollicine, pochi lo sanno ed è una storia che merita di essere raccontata. Convinto, per gli studi e le esperienze fatte in Francia, che un grande metodo classico può resistere al tempo né più né meno di un grande rosso, nel 1972, tre anni dopo il suo ingresso ufficiale in cantina, Mauro Lunelli mise in alcune migliaia di bottiglie un Ferrari diverso da tutti gli altri.

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Lo fece di nascosto dai fratelli Franco e Gino che guidavano l’azienda: temeva di essere rimproverato. Alcune di quelle bottiglie, che, sempre di nascosto, aveva seguito quasi quotidianamente, le fece assaggiare, senza dare alcuna spiegazione, otto anni dopo, nel 1980.

I giudizi furono entusiastici e Mauro Lunelli fu costretto a scoprirsi. E quelle bollicine ancora senza nome e che sapevano sfidare il tempo furono chiamate con il nome del fondatore della casa e proposte sul mercato.

«Questo spumante – spiega Mauro Lunelli - va aperto almeno 15 minuti prima di consumarlo, tenendo presente che è un vino con una maturazione di almeno dieci anni. Ha un'ottima corposità e può essere bevuto come aperitivo, sui primi piatti, sul pesce e sulle carni bianche. Non si abbina con piatti saporiti».

Dal 1980 sono passati trentun’anni e in quest’arco di tempo il Giulio Ferrari s’è rivelato come il vino italiano più carico di allori.  Nessun altro vino ha saputo conquistare tanti riconoscimenti, tanti premi, tante segnalazioni. Ricordiamo i più significativi, quelli che hanno incoronato l’etichetta più famosa di casa Ferrari.

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Il Giulio Ferrari ha conquistato diciannove volte i “Tre bicchieri” della “Guida ai vini d’Italia” di Gambero Rosso, traguardo mai superato da alcun vino. Nel 2000 nell’esito di un sondaggio fatto da Civiltà del bere tra un centinaio di ristoratori, significativi dell’eccellenza italiana in cucina, è stato proclamato “Spumante del secolo”.

Nel 2006, poi, il Giulio Ferrari è stato nominato “Mito del Quarantennale” secondo quanto emerso da un referendum indetto dal Vinitaly che ha coinvolto ben 2.350 tra i più qualificati esperti di 66 paesi, selezionati tra ristoratori, sommelier, grandi enotecari, giornalisti specializzati.

Inoltre, in una degustazione cieca condotta da un panel di esperti degustatori di varie nazionalità e pubblicata da Weinwelt, autorevole rivista tedesca di settore, ha ottenuto il massimo punteggio, surclassando anche il francese Dom Pérignon.

Infine è giunto anche il riconoscimento di Gambero Rosso, che definendolo “le migliori bollicine d'Italia, che sono anche fra le migliori al mondo” lo ha collocato ai vertici della classifica dei “vini che hanno cambiato l’Italia”.

Ferrari F.lli Lunelli Spa
via Ponte di Ravina
Trento - Italia
Tel 0461 972 311
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