Parco Pineta, presenze verdi
Il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate (chiamato anche popolarmente Pianbosco), è un Parco Regionale e Naturale che si estende su una vasta area di oltre 48 km² tra la Provincia di Varese e la Provincia di Como. Il suo territorio tocca 15 comuni. La maggior parte del territorio del parco è proprietà privata.
Il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate deve l’avvio del suo florido aspetto boschivo all’incontro tra le dinamiche naturali del bosco e l’opera di Maria Teresa d’Austria e dei Conti Castiglioni che, verso la fine del 1700, hanno sperimentato nelle brughiere presenti accanto al pino silvestre la robinia e altre specie di provenienza americana, favorendo inoltre lo sviluppo dei pini a scapito delle latifoglie.
Oggi i boschi del Parco, 35 kmq sui 48 totali, sono una traccia verde della antica selva padana e costituiscono un’importante isola naturale. Il suo cuore silvestre è una foresta di pianura radicata nel territorio, viva e ricca di naturalità, di attività forestali agricole e sociali.
Immergersi fra le presenze verdi. Dominano la scena arborea il pino silvestre dai colori che arricchiscono il paesaggio, e il castagno dal portamento multiforme. Più dispersa è la presenza di querceti, che crescono nelle piccole valli incise dai corsi d’acqua, con farnia vera colonna del bosco, e rovere.
Diffusi sono il gioioso ciliegio selvatico, il vitale carpino bianco e la candida betulla. Nel Parco Pineta questi alberi autoctoni si accompagnano spesso a specie esotiche come l’onnipresente robinia, la quercia rossa, il pino strobo e il liriodendro o albero dei tulipani.
Ai loro piedi un danzare di anemoni bianche, pervinche e denti di cane a costituire il tappeto damascato del bosco insieme alle viole ed ai sigilli di Salomone. Altro elemento di spicco sono i funghi, che proliferano abbondanti, con cinquecento specie da quelle microcospiche a quelle commestibili della famiglia dei boleti.
Incontrare gli animali del bosco
Accanto agli abitanti della pianura, sono sorprendenti le forme di vita che costituiscono la fauna del Parco. Tra i mammiferi oltre al tasso e alla volpe spicca la folta popolazione dei “folletti mangiafunghi” costituita dallo scoiattolo rosso europeo, che si nutre prevalentemente di semi di pino, di castagne e di nocciole, ma non solo, fra i suoi cibi preferiti figurano infatti i funghi, alcuni dei quali non commestibili per l’uomo.
Questo roditore vive nel Parco con esemplari che hanno manti di sfumature cangianti fino rosso fulvo. In un recente passato alcuni degli scoiattoli che abitavano il Parco Pineta furono utilizzati, nell’ambito di un programma scientifico, per ripopolare il Parco delle Groane, dove questa specie era scomparsa.
Fra i mammiferi anche i Chirotteri vivono nel bosco con ben 7 specie di cui 2 di notevole importanza naturalistica ed ecologica: il Vespertilio di Netterer e l’Orecchione bruno. Osservando con attenzione nei numerosi stagni presenti nel bosco, specialmente in una giornata di primavera, è possibile scorgere la rana agile, il tritone crestato e quello punteggiato.
Proprio le rane e i rospi sono le prede preferite dei rettili, di cui la biscia dal collare è la più comune, ma fra boschi e campagne sono diffusi anche l’arboricolo saettone e la timida vipera. Ascoltando con attenzione sia all’alba sia sul calare della sera è possibile udire un concerto di canti e suoni, orchestrato da alcune delle 90 specie di uccelli e l’orecchio allenato di una guida esperta potrà certamente riconoscere la cincia dal ciuffo, il tordo bottaccio, il picchio muratore, la poiana, il succiacapre e l’allocco.
In tutti gli squarci di cielo della campagna, a seconda delle stagioni, si può avvistare il robusto astore, l’elegante falco pecchiaiolo, il sociale nibbio bruno o in volo rapido un rondone maggiore. Per completezza è necessario citare l’importanza per il ciclo di vita della moltitudine di insetti, microrganismi e bioriduttori, che abitano nel suolo boschivo: ricordiamolo quando camminiamo nel bosco, il terreno sotto ai nostri piedi è una comunità vivente.
«Sono dieci le ragioni per scegliere il Parco Pineta - spiega il direttore Guido Pinoli -. Camminare nella brughiera in una sera estiva fra le lucciole che danzano. Giocare a golf nell’abbraccio della pineta stupendosi dell’orizzonte verde che ci circonda. Osservare da vicino le rane in amore nella notte di inizio primavera, accompagnati da una guida esperta.
Immergersi nel silenzio di una grande biblioteca dello Spirito al Seminario di Venegono Inferiore. Scoprire i misteri del cielo in una specola astronomica immersa nella foresta. Visitare il centro sportivo dei Campioni del Mondo di football. Riequilibrare il respiro praticando nordic walking in compagnia di querce e castagni.
Guardare il volo maestoso dei predatori alati, imparando a conoscere la loro vita con l’aiuto di una guida naturalistica locale. Fare chilometri in sella a una mountain bike senza incontrare un mezzo meccanico».
Nuovi arrivi nel Parco
Quando i boschi maturano e vengono salvaguardati, con maggiore rispetto degli animali e assenza della caccia, alcune specie arrivano a vivere in aree da cui erano assenti da tempo. Nel Parco Pineta è il caso dell’astore, del picchio nero e del cervo.
Negli ultimi quindici anni, queste specie hanno fatto una timida presenza nel Parco per poi gradualmente insediarsi, riconoscendo in qualche modo il lavoro del Parco e dalla Regione che ha sostenuto le aree protette. Si riannodano quindi i fili e i pensieri della Natura per come essa si muove nelle sue intime dinamiche.
Vivere il parco: svago, cultura, relax e sport
Il Parco Pineta con il suo variegato territorio propone diverse possibilità per trascorrere una giornata o un week-end immersi nel verde, in compagnia degli animali del bosco. Per gli amanti della mountain bike e del trekking o per chi desidera semplicemente passeggiare esistono circa 70 chilometri di sentieri ben segnalati, divisi per interesse naturalistico, paesaggistico e storico, per grado di difficoltà e lunghezza.
Fra i tanti il “Sentiero delle Tracce”, un percorso pedonale di circa 5 chilometri con partenza da Venegono Inferiore, che si snoda all’interno del bosco su sterrato senza particolari difficoltà. Durante la passeggiata è possibile godere della vista delle rigogliose presenze verdi e, facendo attenzione, si può non di rado incontrare il timido scoiattolo, il picchio rosso maggiore e la cincia dal ciuffo.
Oppure è possibile scegliere il “Sentiero delle Uccellande”, che si snoda nella zona sud-est del Parco Pineta e interessa una porzione di territorio boschivo e agricolo. La particolarità di questo sentiero – lungo circa 9 chilometri – sono proprio le Uccellande, complessi arborei a forma rettangolare, utilizzate nei secoli scorsi per catturare i volatili migratori a scopo alimentare, commerciale e ricreativo.
Grazie al pregevole recupero, a opera del Parco, oggi queste strutture si sono trasformate in piacevoli luoghi di osservazione e ascolto dell’avifauna. La valorizzazione è completata da pannelli didattici illustrativi accompagnati da un supporto sonoro (richiedibile al Parco) che consente di ascoltare la voce del Parco e il canto notturno di rane e grilli. Per informazioni e per richiedere la carta completa dei sentieri tel. 031 988430; www.parcopineta.org.
All’interno del territorio di competenza del Parco Pineta si possono trovare una quantità di centri ippici, per chi volesse cogliere scorci suggestivi o trotterellare nella brughiera in compagnia del più nobile degli animali. È possibile prenotare gite a cavallo o pony presso il centro La Pinetina al numero 349 1699195; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure presso L’Arca del Seprio di Vedano Olona, tel. 0332 401963.
Panorami forestali alternati a brughiera, pavimenti di aghi di pino, soffice muschio e fiori colorati, ma soprattutto una immacolata tranquillità sono la cornice ideale per gli amanti del Nordic Walking. Nata tra i paesaggi della Finlandia, questa disciplina sportiva sta velocemente conquistando tutto il mondo, ed già stata battezzata “la miglior invenzione finlandese dopo la sauna”.
Il Nordic Walking consiste nel camminare, ma anche nel correre, saltellare e fare esercizi, con dei bastoncini appositamente sviluppati per questo sport. Il Parco Pineta è un ambiente ideale per praticare il Nordik Walking grazie anche alle proprietà morfologiche di sentieri e percorsi. Per informazioni su corsi e iniziative: Centro Didattico Scientifico, via Ronchi Tradate, tel. 0331 841900; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I bambini sono sempre benvenuti al Parco Pineta, per loro è stato pensato Il Centro Didattico Scientifico con il Sentiero Natura e l’Osservatorio Astronomico (per saperne di più vedi box in questa pagina). Le possibilità di visita sono molteplici, con il sole o alla luce delle stelle ma sempre con lo stesso intento: insegnare quanto sia prezioso preservare la natura e la vita degli abitanti del bosco.
Proprio per questo lungo i 400 metri del percorso Natura sono stati ricostruiti tutti gli ambienti che caratterizzano il Parco Pineta, con aree didattiche e punti di osservazione. Da non perdere Il Prato delle Farfalle e lo Stagno Didattico.
Le visite possono essere libere o guidate dalla passione delle Guardie Ecologiche Volontarie, che conoscono e amano il Parco Pineta. Per informazioni e prenotazioni tel. 0331 841900; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Anche gli appassionati di Golf, che desiderano godere appieno del respiro della natura e del silenzio di panorami impagabili, possono trovare all’interno del territorio del Parco ben due strutture.
Il Golf Club La Pinetina, per informazioni e prenotazioni tel. 031 933202; www.golfpinetina.it e il Virginia Country Golf Club ASD, per informazioni tel. 0318120200; www.lascuoladialbertocroce.it.
I sapori del Parco
La presenza nel territorio di Varese e Como di ampi territori boscati, ricchi di essenze pregiate, favoriscono la produzione di diverse qualità di miele. Il millefiori, di sapore gradevole e aroma forte, è ottimo nella preparazione di dolci casalinghi.
Dal caratteristico sapore soavemente dolce si può riconoscere il miele di acacia, indicato per accompagnare formaggi pecorini stagionati. Il miele di castagno, al contrario, si sposa con una selezione di formaggi di capra. Per acquistare: Apicoltura di Ballerini Antonella, via Pozzo 21, Beregazzo con Figliaro, tel. 031 800941.
Nella zona del Parco prospera la coltivazione delle patate ancorata a una sapienza storica accumulata dalle famiglie degli agricoltori locali. Per approfondire la cultura della patata e acquistarla: Azienda Agricola F.lli Pagani, via della Piretta 1, Binago, tel. 031 940435.
Con il virtuoso ciclo delle vacche, che si muovono dall’alta pianura alle Prealpi, si mantiene la tradizione della produzione di latte e formaggi di qualità. Il consiglio è quindi quello di visitare l’Azienda Agricola Alessandro Del Vecchio a Binago, in via 1° Maggio 21, tel. 031 942266, per assaggiare e acquistare formaggi freschi e stagionati.
Da non perdere per una colazione prima di una giornata dedicata allo sport la Pasticceria Buosi a Venegono Superiore, via Baracca 18, tel. 0331 857492. A Castelnuovo Bozzente è invece il Panificio Bionda che sforna il singolare pane al sambuco, o i Rondinotti, biscotti di frolla per i pic-nic primaverili. Trovate il negozio in via Cattaneo 6, tel. 031 988013.