CHEESE 2023, GRANDE SUCCESSO DEI FORMAGGI TRENTINI
Alla grande manifestazione internazionale che si tiene ogni due anni a Bra, in Piemonte, lanciato il manifesto: "Salviamo i prati stabili, i pascoli e i pastori".
Migliaia di persone hanno preso d'assalto a Bra (Cuneo) gli stand del Trentino presente con i suoi formaggi e con l'intera filiera casearia all'edizione 2023 di "Cheese", la più grande manifestazione internazionale dedicata ai formaggi. Alla kermesse internazionale che ogni due anni richiama nella cittadina piemontese i protagonisti del pianeta formaggi (casari, allevatori, pastori, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni, buyer, veterinari e appassionati) era presente anche la delegazione Slow Food del Trentino.
Giampaolo Gaiarin premiato per le battaglie sulla resistenza casearia
Il premio conferito al prof. Giampaolo Gaiarin, tecnico caseario
La Provincia Autonoma di Trento e Slow Food sono stati i protagonisti della kermesse con i formaggi di malga e i rispettivi Presìdi: Lagorai, Vezzena, Puzzone di Moena, latte della vacca Grigia Alpina e botìro (burro) di malga del Primiero. Durante la manifestazione gli organizzatori hanno conferito un premio speciale al prof. Giampaolo Gaiarin della Fondazione Edmund Mach, attivista instancabile che ha condotto battaglie importanti per i valori della resistenza casearia, riconoscendo il suo lungo impegno in tutta Europa e non solo, per supportare come tecnico i casari nella produzione di formaggio naturale, a latte crudo e senza l’aggiunta di fermenti selezionati. Luigi Montibeller è stato invece premiato come veterano dei cuochi dell’Alleanza Slow Food del Trentino. Spettacolare la "Diner sur l’herbe", la cena che ha portato negli spazi dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo i migliori prodotti che traggono origine dai prati e dai pascoli trentini.
Laboratori e degustazioni protagonisti gli alpeggi e i pascoli trentini
Slow Food Trentino ha allestito un ampio spazio nel quale è stato proposto un fitto palinsesto di laboratori, degustazioni, collegamenti online e in presenza. Una ventina gli appuntamenti che hanno visto protagonisti gli alpeggi, le malghe e i pascoli stabili trentini. «Il nostro intento – ha spiegato il Presidente di Slow Food Trentino Tommaso Martini – era quello di portare a Cheese uno spaccato di un ecosistema complesso che lavora incessantemente per conservare un equilibrio tra uomo e paesaggio, mitigare la crisi climatica e mantenere abitate le montagne, attraverso la creazione di sistemi locali del cibo virtuosi, basati sui valori della collaborazione e della solidarietà. Aziende familiari, piccole realtà imprenditoriali così come caseifici sociali e turnari hanno raccontato della propria relazione con il territorio, dei progetti e della visione per gli anni futuri a una platea internazionale».
Marta Villa: "Le Terre Alte possono diventare un'oasi di fraternità"
Marta Villa e Francesco Gubert presentano il libro "Cercatori d'erba"
«Le Terre Alte - ha ricordato a sua volta Marta Villa, vicepresidente Slow Food e antropologa dell’Università di Trento - possono diventare un crogiolo di oasi di fraternità, come suggerito dal filosofo Edgar Morin, luoghi dove si possa sperimentare un modo alternativo di cooperare con gli altri esseri viventi all’interno di ecosistemi-ragnatela sempre più interrelati gli uni con gli altri. Le culture, il dialogo e gli scambi di buone idee e buone pratiche possono essere quella possibilità che stiamo cercando per "r-esistere" alla crisi: gli ambienti montani sono da sempre luoghi di incontro, di ingegno, di sapere diffuso, di continua contaminazione. È questo che abbiamo raccontato a Cheese».
Focus sulle produzioni casearie del Monte Baldo e delle Valli del Noce e Rendena
Luigi Montibeller uno dei cuochi storici dell’Alleanza Slow Food del Trentino
Tra gli appuntamenti che hanno animato lo spazio Trentino la presentazione del libro "Cercatori d’erba" con la presenza dell’autore Francesco Gubert il quale ha anche condotto dei focus territoriali dedicati all’approfondimento delle produzioni sul Monte Baldo, nelle valli del Noce e in Val Rendena. Innovativo il percorso "La via lattea nel calice" attraverso il quale il latte di montagna prodotto in Trentino è stato degustato come fosse un vino in calici di vetro. In collegamento online sono intervenuti Riccardo Casanova del Caseificio Turnario di Pejo, Alessandro Suffriti da Soraga (Val di Fassa), Marisa Corradi del Caseificio degli Altopiani e del Vezzena, Andrea Morandini che ha presentato il Puzzone di Moena DOP. Emozionante l’incontro con Daniele Rosati dell’Azienda Agricola Sicherhof di Romeno, giunto fino a Bra per raccontare la sua passione per l’allevamento della razza autoctona Grigia Alpina.
Gli abbinamenti dei formaggi delle malghe Lagorai con i vini e le birre
L'abbinamento dei formaggi trentini con il Groppello della Val di Non
Spazio poi agli abbinamenti. I formaggi delle malghe del Lagorai Presidio Slow Food si sono rivelati ottimi in accompagnamento alle birre artigianali di Impavida. Il metodo classico da uve antiche Blanc de Sers di Cantine Monfort ha stupito nell’abbinamento con il Trentingrana di malga stagionato 24 mesi Presidio Slow Food. Applaudita la presentazione di Chiara Simoni, contitolare delle Cantine lavisane. Infine i vini Presidio Slow Food trentini, Vino Santo e Enantio a piede franco, hanno dimostrato la loro capacità di abbinarsi a diverse stagionature di formaggio. Un meritato riconoscimento è stato assegnato anche al ristorante Nerina di Malgolo. La condotta Slow Food del Trentino ha premiato i fratelli Sandro e Mario Di Nuzzo per la loro capacità di valorizzare i formaggi delle malghe nonese e solandre grazie al progetto che coinvolge anche gli altri Cuochi dell’Alleanza del Trentino occidentale e alla selezione di formaggi proposta al tavolo del loro ristorante. Selezione che è stata proposta a Cheese.
Il manifesto 2023 di Cheese: "Salviamo i prati stabili, i pascoli e i pastori"
L’edizione 2023 di Cheese sarà ricordata per il lancio del manifesto "Salviamo i prati stabili, i pascoli e i pastori". I prati stabili riflettono il perfetto equilibrio tra natura ed esseri umani, tra rispetto dell’ambiente e produzione, sono importanti serbatoi di carbonio, oasi di biodiversità, argini al dissesto idrogeologico, ma stanno scomparendo, in montagna per l’avanzare del bosco e in pianura per la cementificazione e l’agricoltura intensiva. Occorre impegnarsi per la loro tutela: per questo motivo, oltre 30 tra enti di ricerca e organizzazioni della società civile italiana hanno messo a punto il manifesto, che può essere sottoscritto da chiunque appoggi l’impegno alla loro tutela, consegnato al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. La partecipazione trentina a Cheese è stata possibile grazie alla collaborazione con Trentino Marketing e all’impegno dei volontari della rete Slow Food Trentino, in particolare Barbara Tavernaro, Graziella Bernardini, Giuliano Comin e Luigi Montibeller.
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di Giuseppe Casagrande