Ancora bufale
"Le papille continuano a rilasciare aromi". Ecco una bella spiegazione del termine retrogusto che abbiamo udito a un seminario di analisi sensoriale.
Ma il relatore non si è fermato qui, è andato giù dritto con un avviso molto importante per tutti i partecipanti: "Non tutte le persone hanno nel Dna la caratteristica che ne fa dei buoni assaggiatori".
Se la prima affermazione ci ha lasciati incuriositi e con la voglia di comprendere il meccanismo di rilascio degli aromi da parte delle papille gustative, la seconda è stata ferale: come farò mai a sapere se ho il Dna giusto per fare l'assaggiatore?
Già c'è chi ha pensato a certificare l'origine del caffè mediante la genetica, e se domani a qualcuno saltasse in testa di osservare il mio Dna e di scartarmi dalla professione? Davvero inquietante, non solo per me, ma per tutti gli scolarizzati del gusto, che solo in Italia sono centinaia di migliaia.
Non lasceremo sicuramente cadere l'informazione, approfondiremo, ma con la speranza che una simile eventualità sia davvero remota continueremo ad assaggiare, se non altro per il gusto di godere delle cose buone della vita.
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