I De Prà cucinano i pesci dell’Amazzonia
Il viaggio culinario attraverso il globo che in occasione di Expo ha visto lo chef bellunese Riccardo De Prà elaborare il 'Menù del Mondo', ha toccato anche il Brasile.
Quest'estate infatti i De Prà, nell'ambito di un progetto di scambio gastronomico-culturale, sono stati invitati nel paese sudamericano per una consulenza sulla preparazione e conservazione del Pirarucu, una varietà di pesce amazzonico di acqua dolce.
In conferenza stampa hanno presentato la cucina italiana ed illustrato la loro personale esperienza ad una nutrita platea di chef, ristoratori e giornalisti locali.
Hanno inoltre tenuto una lezione di cucina agli allievi della scuola alberghiera ed agli chef locali, cui é seguita una cena di beneficenza a favore di Acre Solidario, ente che sviluppa progetti per famiglie disagiate, che ha visto incontrarsi a tavola il pesce amazzonico con alcune tipiche preparazioni italiane.
Il Governatore dello stato brasiliano di Acre, Tião Viana e la first lady Marlucia Candida, sono successivamente arrivati a Milano in prima visita ufficiale per presentare al pubblico lo Stato amazzonico negli spazi del flagship store di Arclinea, storico marchio di cucine italiane.
A loro fianco anche il nuovo Console Generale della Repubblica Federale del Brasile, l'Ambasciatore Paulo Cordeiro de Andrade Pinto, con la moglie Vera Lucia Ribeiro Estrela de Andrade Pinto.
Un'occasione unica nella quale la straordinaria coppia di chef italiani Enzo e Riccardo De Prà del ristorante Dolada di Pieve d'Alpago (Belluno), la più longeva Stella Michelin d'Italia, durante un magistrale show-cooking hanno cucinato gli esclusivi pesci dell'Amazzonia.
Si tratta del Pirarucu e del Pintado, un'opportunità per il pubblico italiano e per quello di Expo di conoscere e degustare tutta la qualità di queste varietà ittiche d'acqua dolce curate da Peixes da Amazonia.
"In Italia – ha affermato Enzo De Prà – abbiamo indiscutibilmente una grande ristorazione, ma ciò che veramente ci distingue è una profonda tradizione in cucina, quella che viene trasmessa dalle mamme e dalle nonne.
Da sempre la tavola contribuisce a consolidare i legami familiari. Sono questi aspetti a farci grandi, e il ritorno alle origini è uno dei pilastri che la moderna cucina nazionale oggi riscopre e valorizza.
Le cucine dei due paesi – continua De Prà - sono per certi aspetti simili ad esempio nell'uso di certe pietanze, ma nettamente diverse nelle cotture sulle quali in Brasile manca l'esperienza, quando invece è fondamentale sapere che ogni prodotto ha un suo punto di cottura, aspetto che va sempre rispettato."
I De Prà, scelti per la profonda competenza maturata in lunghissimi anni di servizio nel mondo della ristorazione, hanno studiato un percorso culinario che esaltasse il gusto e le caratteristiche del Pirarucu (in lingua indigena pira = pesce / rucu = rosso), ancora sconosciuto in Italia ma presto disponibile anche nel nostro paese, del pesce Pintado e dell'erba Jambu.
Il Pirarucu ha un gusto sapido e delicato, consistenza morbida e una grande versatilità. Si presta infatti anche ad essere conservato (essiccato o affumicato) mantenendo integre le proprie caratteristiche organolettiche.
Il Pintado è un pesce carnivoro più piccolo ma altrettanto saporito, con una carne compatta ed una inconfondibile pelle striata. Entrambi sono pesci con pochi grassi e ricchissimi di proteine. Infine il Jambu è un'erba aromatica dalle proprietà rinfrescanti.
Ecco nel dettaglio il menù servito:
Pirarucu marinato e affumicato, presentato con aromi della foresta e impiattato su cortecce e pezzi di tronco di pino
Alette di Pintado (pinne fritte)
Baccalà di Pirarucu mantecato alla maniera del Dolada con polenta gialla
Sapori di Acre in guazzetto
Cheese Cake alla maniera del Dolada con Maracuja e Mango
Le portate sono state accompagnate da una selezione di vini della cantina siciliana Cusumano di Partinico (Palermo) che hanno esaltato perfettamente i gusti dei piatti. Due doc 2014, un bianco Angimbè (70% insolia e 30% chardonnay) e un rosso Nero d'Avola.