Come conservare il vino: consigli per bere con piacere
Il vino è uno dei piaceri della vita. Ci aggrada durante pranzi conviviali con amici e parenti. Quando si ha un importante avvenimento da festeggiare si compra una pregiata bottiglia di vino.
Le bottiglie di vino, soprattutto quelle di un certo valore, non possono essere conservate alla buona: il vino è una bevanda pregiata, frutto di studi e duro lavoro, e come tale va mantenuta.
Si sa, il luogo ideale per la conservazione del vino è sicuramente la cantina, un luogo che ha le caratteristiche ottimali per mantenere al meglio il vino: la temperatura di circa 14°, la giusta luce e l'umidità intorno al 70% giocano infatti un ruolo importante.
Purtroppo però non tutti possiamo disporre di un locale adatto alla conservazione delle nostre pregiate bottiglie. Vogliamo quindi fornirti 4 consigli che faranno la differenza, permettendoti di gustare il vino al meglio.
Il nemico numero 1: l'ossigeno
Il vino non deve rimanere in contatto per troppo tempo con l'ossigeno. Questo, infatti, provoca l'ossidazione e, di conseguenza, un cattivo sapore. Come ci accorgiamo che i processi ossidativi hanno, purtroppo, fatto il loro corso?
Gli elementi da valutare sono due: il colore e, quasi inutile dirlo, il sapore. Il vino, che sia rosso o bianco, presenta un colore vivace. Quando, a causa dell'ossidazione, si è rovinato, ci accorgiamo subito che il colore non è esattamente quello che ci si aspetta.
Nel caso dei vini rossi ci si può trovare di fronte ad un colorito che tende al marroncino, nel caso dei vini bianchi, il colore tende all'ambrato. In entrambi i casi notiamo poca luminosità.
Ma la prova del nove la si ha all'assaggio. Un vino ossidato ha un sapore che tende all'amaro, l'acidità è praticamente assente ed è privo di quelle note aromatiche che caratterizzano ogni singola bottiglia.
Per evitare che il vino si rovini a causa dell'ossigeno è bene che il tappo sigilli in maniera ermetica la bottiglia. Quest'ultimo, essendo in sughero, un materiale naturale, è molto soggetto alle condizioni ambientali.
Una scarsa umidità, l'eccessivo calore o forti vibrazioni potrebbero far perdere la sua efficacia, provocando così l'entrata di aria all'interno della bottiglia. Un trucco per evitare che il tappo si restringa a causa della poca umidità è quello di adagiare la bottiglia in maniera obliqua o addirittura in posizione orizzontale, in modo che il tappo sia sempre mantenuto umido dal vino stesso.
La temperatura costante: fondamentale per non rovinare il vino
La temperatura deve essere costante, in un range che va dai 10 ai 16°. Le variazioni di temperatura, provocano la dilatazione o il restringimento delle sostanze.
Ovviamente, anche il tappo e l'acqua sono soggetti a queste variazioni espandendosi o restringendosi a seconda che ci sia più caldo o freddo.Queste variazioni fanno si che, se con il caldo l'acqua, espandendosi, spinge fuori l'aria, con il freddo, restringendosi, la fa rientrare. È un po' come se la bottiglia respirasse.
Abbiamo già detto che però è proprio l'ossigeno a provocare il deterioramento del vino, ecco perché la temperatura deve essere sempre costante, in modo da evitare questo ingresso di ossigeno all'interno della bottiglia.
Purtroppo mantenere la temperatura costante in casa non è sempre facile, dato che oggigiorno è difficile trovare case prive di sistemi di riscaldamento o di raffreddamento.
Sulla base di questa osservazione, potremo dire che uno dei luoghi in cui poi non bisogna tenere i vini è la cucina, visto gli sbalzi di temperatura che avvengono quando si accendono i fornelli.
Inoltre il vino, attraverso il tappo, assorbe facilmente gli odori che possono comprometterne il gusto, ecco perché oltre alla cucina, bisogna evitare anche dispense dove magari si tengono salumi o formaggi.
Infine, le alte temperature accelerano i processi di maturazione del vino, impedendo la formazione di quei sapori, la cui creazione necessita di tempi più lunghi. Data la difficoltà di mantenere costante la temperatura, ti consigliamo l'acquisto di un minifrigo cantinetta.
Questo dispositivo mantiene costante la temperatura (e in alcuni casi anche l'umidità). Se ti stai chiedendo se questo dispositivo abbia un costo notevole, non ti preoccupare, sappi che ha un costo assolutamente accessibile.
L'unico consiglio è di acquistarne uno che garantisca vibrazioni minime. Queste, infatti, potrebbero risollevare il sedimento che si viene a formare sul fondo. Per saperne di più visita questo sito ilminifrigo.com.
Evitare il "gusto di tappo"
L'umidità deve mantenersi intorno al 70%. Come già detto, una scarsa umidità potrebbe provocare un restringimento del tappo e, come conseguenza, provocare l'ingresso di aria all'interno della bottiglia.
D'altro canto, un eccesso di umidità potrebbe invece causare la formazione di muffe nel sughero. In questi casi ci troviamo di fronte al classico "gusto di tappo". In questo caso, se l'ambiente è troppo secco, potresti optare per un umidificatore che ti permette di aumentarne l'umidità.
Se invece l'umidità è eccessiva opta per un deumidificatore in senso stretto. In tutti i casi, per valutare che l'umidità sia quella giusta, munisciti di igrometro. Potresti avvalerti, in alternativa, come già detto, di una cantinetta dalle caratteristiche più avanzate.
Goût de Lumière: il "gusto di luce"
Anche la luce potrebbe andare ad inficiare il sapore del vostro vino, accelerando l'invecchiamento dello stesso. A risentirne maggiormente sono i vini bianchi, soprattutto se imbottigliati in bottiglie poco colorate o trasparenti.
In Francia questo fenomeno si chiama Goût de Lumière (letteralmente tradotto in "gusto di luce"). Il vino risulta sgradevole al palato, con aromi che richiamano la gomma, la cipolla e il cavolo. Un metodo casalingo ma molto efficace è quello di avvolgere la bottiglie con della carta.
Per saperne di più visita ilminifrigo.com.
Silvia Crimi