Pasqua e Pasquetta in sella al Cavallino Bianco
A pensarci bene, se stare in famiglia in occasione delle feste comandate può essere un'esperienza che rinsalda i legami, farlo in riva ad un Fiume che incarna la storia di una terra e di un popolo non può che rafforzare l'idea della tradizione che si rinnova.
Ecco uno dei molteplici motivi per trascorrere la Pasqua e sua sorella minore, la Pasquetta, al ristorante "Al Cavallino Bianco", Laboratorio Gastronomico dalle svariate identità, fortemente voluto da Luciano Spigaroli, fratello dello chef Massimo, signori incontrastati dei sapori dell'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR).
Con la speranza di un sole che scaldi il cuore e stimoli l'appetito, il 5 aprile 2015, il Pranzo di Pasqua si apre in giardino, con un benvenuto fatto di analcolici alla frutta, Strologo metodo Classico Brut, Rosa di Corte Brut Rosè e Fortana del Taro dell'Antica Corte Pallavicina
Ma anche Stuzzicherie sfiziose calde e fredde dalla cucina, degustazione della Spalla Cotta calda di maiale nero con tocchetti di torta fritta, lo scottadito degli Spigaroli alla griglia di Fausto, lo Spallotto di maiale nero al coltello con la focaccina e il Parmigiano-Reggiano di Pianura e di Collina.
Una volta seduti a tavola, si assiste alla sfilata del Culatello dell'Antica Corte Pallavicina e del salame Spigarolino con la giardiniera di Corte, seguiti da ravioli di ortaggi con prataioli, piselli e asparagi e dal risotto mantecato al tartufo di primavera, il classico agnello pasquale all'Aretina con le patate rosolate, la punta di vitello ripiena alla parmigiana con le cipolline agrodolci.
Per finire, il Gran Buffet, con Rottura dell'Uovo gigante con sorprese per tutti i bimbi, la selezione dei migliori formaggi dell'Appennino, frutta fresca con il trionfo di sorbetti e le macedonie, i dolci caserecci secondo le ricette di Mamma Enrica e le golosità creative del maestro "Pasticcere", caffè di Angiulen al buffet, caffè espresso e carrello dei superalcolici.
Ad accompagnare il tutto, la piccola carta dei vini di Corte, con Tamburen Bollicine rosato, Bianco Frizzantino, Rosso del motto, Gutturnio quieto, Malvasia amabile.
Ma negli ultimi anni, non esiste Pasqua senza Pasquetta. Ecco dunque che, il 6 aprile, si replica con il Pranzo di Pasquetta. Un nuovo benvenuto in giardino, lungo le rive del Fiume Po, precede il pranzo vero e proprio, che si apre con Il Culatello dell'Antica Corte Pallavicina, il salame cresponetto, lo Spigarolino ed il lardo alto del Po in degustazione, accompagnati dalla salsa verde con le uova e le acciughe.
A seguire, il risotto di casa verdi alle verdurine d'orto, tosone filante e croccante di Culatello, secondo l'antica ricetta di famiglia, classici tortelli di erbette alla parmigiana.Il filettino di "Nero di Parma" intramezzato da culatello e tosone con finocchi dorati e l'anatra arrostita come da tradizione con le sue patate, fanno dei secondi un momento che vale la pena attendere, prima del Gran Buffet finale, con rottura dell'uovo gigante e sorprese per tutti i bambini.
E non finisce qui. A chi – dopo i fasti del pranzo pasquale - preferisce un'atmosfera ancora più rilassata, Il Cavallino Bianco dedica una speciale Pasquetta Casual che si inaugura con un bicchiere di Tamburen rosato con il cono di verdurine fritte e crocchettine di Culatello.
Il Gran Buffet targato Spigaroli propone, a questo punto, Il Culatello di Zibello su Berkel rossa con pane bianco, La spalla cotta calda di maiale nero con tocchetti di torta fritta e i salami in degustazione con la focaccina tiepida, L'insalatina alla parmigiana, la salsa verde con uova e acciughe, l'insalatina di funghi rucola tosone, Il Parmigiano Reggiano di pianura e quello di collina e il luccio in salsa Farnese.
A tavola, i tagliolini al burro d'affioramento della vacche rosse e culatello e le lasagnette gratinate alle erbe di primavera, per arrivare direttamente al buffet dolce, con frutta fresca, il trionfo di sorbetti e l'insalata di frutta fresca con fragole al limone.
Da gustare il semifreddo agli amaretti e il budino al cioccolato amaro, le crostate caserecce secondo le ricette di Mamma Enrica, il caffè di Angiulen, il caffè espresso e i nostri digestivi.