17° EDIZIONE DI GENDER BENDER A BOLOGNA FINO AL 3 NOVEMBRE
Torna a Bologna dal 23 ottobre al 3 novembre 2019 Gender Bender, il festival internazionale di Bologna alla sua 17° edizione con la direzione artistica curata da Daniele Del Pozzo e da Mauro Meneghelli. Più di 120 appuntamenti in 12 giorni su 20 diverse location, realizzati grazie a una stretta collaborazione con più di 50 partner nazionali e internazionali. Questi sono gli ingredienti: Danza, Cinema, Conversazioni e Reading, Workshop. Radical Choc è il titolo scelto per questa edizione; un'edizione che si avventura in aree geografiche calde come il Medio Oriente, l'America Latina e l'Africa, affronta temi caldi come i nuovi femminismi e la costruzione di comunità al di là delle possibili conflittualità, dà spazio alle voci delle nuove generazioni, così come offre uno spazio di visibilità orgogliosa alle persone con la sindrome di Down.
Gender Bender è Radical Choc anche perché si assume la propria responsabilità ecologica. Il festival produce indubbiamente una decisa impronta ambientale e Gender Bender ha deciso di destinare parte dello sbigliettamento a un progetto di tutela delle foreste: per ogni biglietto acquistato verranno tutelati 10 metri quadri di foresta. Inoltre, per i suoi programmi cartacei, Gender Bender si impegna all'uso di carte certificate FSC, provenienti da foreste e filiere di approvvigionamento gestite in maniera responsabile.
La sezione CINEMA presenta storie e persone radicali, protagoniste di più di 23 titoli provenienti da Iran, Francia, USA, Argentina, Filippine, Spagna, Svezia, Venezuela, Danimarca, Germania, UK, Svizzera, Brasile, Sudafrica, Messico, Cile, selezionati dai principali festival internazionali, molti dei quali in prima nazionale.
La sezione DANZA conta 28 repliche di 12 spettacoli, di cui 4 in prima nazionale, con 11 compagnie provenienti da Israele, Iran, Francia, Argentina, Belgio, Spagna, Slovenia, Inghilterra e Italia.
I WORKSHOP proposti ripercorrono il fil-rouge di un'edizione attenta alle dinamiche capaci di creare inclusione e potenziare uno spirito di comunità. Per Roberta Racis la liberazione del corpo è Love Rituals: un workshop che si fa rituale e in cui si rinegoziano le dinamiche di potere all'interno di un gruppo. Il genere è una danza folk da ballare in gruppo per la coreografa slovena Nataša Živković, che con il workshop Let The Birds Sing esplorerà le dinamiche di gruppo rapportandosi in maniera giocosa col concetto di leadership. Per la coreografa inglese Hannah Buckley e il drammaturgo spagnolo Sergio Martínez Vila le identità di genere sono come una catena montuosa: in Mountain si partirà dalla differenza e dalla varietà dei corpi di ogni partecipante per diventare elementi di un unico paesaggio.
La sezione INCONTRI Anteprima di questa sezione: lo scrittore cileno Pedro Lemebel, l'artista francese Claude Cahun, il pittore inglese Francis Bacon e la triade letteraria composta da Lord Byron, Oscar Wilde e Wystan H. Auden. Attraverso una lettura scenica, l'attrice e performer Elisa Turco Liveri presenterà insieme a Silvia Mazzucchelli Le scommesse sono aperte (Edizioni WunderKammer), l'opera più politica, impegnata e libera di Claude Cahun, nella sua prima edizione italiana e prima traduzione mondiale.
Lo scrittore Franco Buffoni presenterà il suo ultimo libro Due pub, tre poeti e un desiderio (Marcos y Marcos), un testo che sfida le classificazioni intrecciando le voci e le vite di Lord Byron, Oscar Wilde e Wystan H. Auden, unendo poesia, avventura e testimonianza civile; mentre la vita eccentrica e le opere di Francis Bacon rivivono nella graphic biography di Cristina Portolano (in collaborazione con Centauria edizioni). Una radicale libera dei nostri giorni è la fumettista Fumettibrutti, che presenterà il suo nuovo graphic novel autobiografico P. La mia adolescenza trans, in cui racconta il suo percorso di crescita alle prese con la trasformazione del proprio corpo.
I patrocini: Regione Emilia – Romagna, Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Realizzato con il contributo di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Tutte le informazioni su www.genderbender.it