CASTELNUOVO DEL GARDA, XIV EDIZIONE CHALLENGE INTERNAZIONALE EUPOSIA DAL 9 ALL'11 SETTEMBRE
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Dal 9 all’11 settembre Castelnuovo del Garda ospita la quattordicesima edizione del Mondiale delle bollicine. Dodici nazioni a confronto per il titolo di campione del mondo.
La cittadina della riviera benacense veronese Castelnuovo del Garda ospiterà la quattordicesima edizione del Challenge Internazionale Euposia, organizzato e promosso dal Gruppo l’Adige di Verona. Una giuria composta da 24 esponenti del mondo del vino, giornalisti, enologi, sommellier, chef internazionali, in un tasting alla cieca secondo le regole del Grand Jury Europeenne degusterà vini metodo classico e vini champagne secondo le versioni secche, bianchi e rosa. Un evento unico in Europa aperto al mondo che vedrà la partecipazione di vini provenienti da Argentina, Uruguay, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, Spagna, Bulgaria, Ungheria, Croazia, India e Sud Africa. Paese ospite Germania. Il Challenge beneficia del patrocinio di Assoenologi, Presieduta da Riccardo Cotarella, e dell'Osservatorio OVSE-Ceves fondato da Giampietro Comolli.
Il Challenge assegna il titolo di Campione del mondo per i vini Metodo classico bianchi e rosé, per quelli biologici e quelli realizzati con vitigni autoctoni, nelle versioni brut, extra-brut e pas dosé. L’Albo d’Oro del Challenge vede l’Italia con 16 titoli mondiali, seguita dalla Francia con 7, dal Regno Unito con 5, dall’Austria con 2. Chiudono la classifica Germania, Spagna e Sud Africa con un titolo mondiale ciascuna. Vengono assegnati anche Premi nazionali e Regionali. “Una manifestazione che ha il pregio di essere aperta al mondo, un’esperienza italiana d’eccellenza, che si svolge in forma indipendente non poteva non incontrare l’interesse del nostro territorio, da sempre terra di relazione – spiega Riccardo Cotarella presidente di Assoenologi che festeggia il suo 130 anniversario di fondazione e uomo di punta del comparto vitivinicolo mondiale -. L’opportunità di ospitare esponenti prestigiosi tra giornalisti e degustatori rappresenta per noi un volano importante nell’ambito della nuova strategia di comunicazione del Vino italiano di Qualità.
“Ripensare il territorio in un'ottica di sostenibilità e rispetto per l'ambiente, per creare nuove opportunità economiche e per fare del comprensorio di Castelnuovo del Garda, comune della riviera benacense veronese, un'eccellenza del territorio italiano. Ruolo fondamentale anche per le istituzioni scolastiche, pronte ad inserire nei piani di formazione l'educazione ambientale. A beneficiare sarà soprattutto il lago e la falda acquifera tutelati da un'agricoltura sostenibile grazie alla riduzione di fertilizzanti, agrofarmaci e diserbanti dannosi utilizzati nell'agricoltura convenzionale. Parlare di enogastronomia significa oggi andare alla ricerca dei prodotti che caratterizzano il nostro territorio riscoprendo le origini dei piatti e dei vini ripercorrendo la loro evoluzione come se fosse uno studio “antropologico”. Dopo i saluti istituzionali interverranno Massimo D’Alema, Paolo Borchia, Ciro Maschio. Giampietro Comolli presidente Ovse, terrà la relazione centrale su “Il ruolo delle amministrazioni locali nella trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare“. Maurizio Danese presidente Veronafiere e AEFI, Antonella Bampa – fiduciaria della condotta Slow Food di Verona, Andrea Adami, consigliere delegato commercio e rapporti con le associazioni di categoria, Silvano Nicolato presidente gruppo Vitevis tratteranno di futuro e sostenibilità.
Modera Beppe Giuliano direttore L’Adige di Verona. Il Convegno è promosso nell’alveo della iniziativa IL MORO NEL PIATTO, giunta alla sua quarta edizione. Per tutto il mese di settembre a Castelnuovo del Garda sarà possibile gustare le ricette realizzate con un ingrediente particolare: il Moro dal Castel, vino simbolo del paese. Prodotto dalla Cantina di Castelnuovo del Garda Gruppo Vitevis, con marchio registrato dal Comune, il Moro dal Castel riprende un’antica tradizione secondo la quale il mosto veniva deposto nelle botti delle cantine del castello dopo l’antica cerimonia della pigiatura collettiva chiamata Festa delle uve. «Con questa proposta, che coniuga l’enologia alla gastronomia, si punta a valorizzare l’eccellenza della produzione locale per farla conoscere ed apprezzare ad un più ampio pubblico – spiega Comolli. Con la riscoperta dei sapori tipici esaltiamo un importante aspetto culturale che qualifica e caratterizza il territorio, ma non solo, soprattutto come risorsa generale sociale civile reddituale generazionale per distretti difficili vulnerabili abbandonati emarginali …ma vitali per il paese e degni di aderire al Pnrr».