MONTEROSSO VAL D'ARDA FESTIVAL A CASTELl'ARQUATO, UN EVENTO TUTTO DA SCOPRIRE IL 29 E 30 APRILE
La manifestazione, voluta dai volontari per promuovere il territorio e giunta alla decima edizione, si terrà il 29 e il 30 aprile a Castell’Arquato (tra i Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano)
Torna l’appuntamento con il Monterosso Val d’Arda Festival, la manifestazione dedicata alla scoperta del vino Monterosso e del suo territorio, giunta quest’anno alla decima edizione. L’appuntamento è per il 29 e 30 aprile, presso il borgo medioevale di Castell’Arquato, eletto tra i Borghi più belli d'Italia e insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. “Siamo entusiasti di tornare a riempire le strade del nostro borgo con un’edizione ricchissima del Monterosso Val d’Arda Festival. Dopo gli anni difficili legati alle restrizioni della pandemia, ospiteremo i visitatori offrendo loro il saper fare e l’eccellenza della nostra enogastronomia, un percorso alla scoperta delle nostre tradizioni che si rinnovano. Occuperemo il borgo medioevale con allegria, rispetto, un’esplorazione alla ricerca della bellezza per tutti i gusti” commenta Franco Ticchi Responsabile dell’organizzazione del Festival e Presidente dell’associazione La Goccia APS.
Il Festival è dedicato al Monterosso, il vino DOC espressione dei colli piacentini, i cui vigneti si trovano sul colle che fronteggia Castell’Arquato. Il Monterosso si ottiene da uve bianche che vengono unite già in fase di raccolta; è espressione del territorio e ne rappresenta la terra, la dedizione, la cultura del luogo. Per due giorni 31 cantine locali presenteranno i loro vini bianchi lungo la via della “barricaia”, che sarà animata inoltre da mostre d’arte, esibizioni musicali e dalle degustazioni della gastronomia locale. Il Monterosso Val d’Arda Festival è stato ideato dai volontari di Castell’Arquato per promuovere il vino tipico del territorio. Con gli anni, la manifestazione è diventata anche l’occasione per favorire il turismo nella Val d’Arda e dare impulso a tutto quanto il Piacentino ha di meglio da offrire.
Il Monterosso Val d’Arda Festival ha ottenuto il patrocinio del Comune di Castell’Arquato, della Provincia di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna, che ha conferito il riconoscimento di evento #Plastic-freER, un piano regionale che si propone di ridurre l’impatto negativo delle plastiche sull’ambiente, accompagnando la fase di transizione verso sistemi di produzione, consumo e gestione post-consumo più sostenibili. Saranno inoltre disponibili due punti di acqua pubblici, grazie alla collaborazione con Enia. La concessionaria Ponginibbi metterà inoltre a disposizione un mezzo elettrico per gli spostamenti verso i punti di accesso al borgo medioevale.
Il Monterosso Val d’Arda Festival dalla A alla Z
In occasione della decima edizione il Monterosso Festival arriva anche su YouTube. Con una serie di pillole video, dalla A alla Z, i produttori di vino, gli albergatori e ristoratori, il sindaco e i rappresentanti della comunità locale raccontano il Monterosso e il suo territorio, un percorso ricco di curiosità, storia, passione e la voglia di proiettare verso il futuro un patrimonio di tradizione e cultura popolare tutto da scoprire.
La Val d’Arda, un territorio da scoprire
Percorsa dall’omonimo torrente, che sulla parte sinistra rappresenta il confine con la Val Nure, la Val d’Arda risulta politicamente compresa sotto la provincia di Piacenza e, in minor parte, sotto la provincia di Parma. I comuni idonei alla produzione di Monterosso Val d’Arda DOC, da disciplinare dei Colli Piacentini, sono sei. I loro suoli presentano le tessiture più disparate: si va dai terreni argilloso-limosi dei comuni di Gropparello e Vernasca, a quelli sicuramente più eterogenei dei comuni di Carpaneto e Castell’Arquato, nei quali si possono ritrovare tessiture franco-limose-argillose e franco-argillose, ma anche tessiture franche e franco-limose.
Più omogenee si presentano invece le terre fra i comuni di Lugagnano e Alseno: nel primo prevalgono le componenti franco-limoso-argillose, mentre nel secondo primeggiano quelle franche e franco-limose. Sulla base della percentuale calcarea dei territori dedicati alla produzione di Monterosso, è possibile effettuare una netta divisione in due gruppi: Castell’Arquato, Alseno e Carpaneto si possono definire non calcarei o poco calcarei (da meno dell’1% a circa 5% di calcare totale), mentre i comuni di Vernasca, Gropparello e Lugagnano risultano mediamente calcarei, con una percentuale compresa tra 10 e 25% del totale.
Riceviamo da Antonella Tagliabue e volentieri pubblichiamo.