Carmagnola, il peperone è re
Torna con la sua 64° edizione la Sagra del Peperone di Carmagnola (TO) dal 30 agosto all'8 settembre. Ogni anno la cittadina piemontese, dal centro storico ricco di fascino, mette in mostra i propri prodotti di punta dell'enogastronomia piemontese.
Il programma dei 10 giorni di festeggiamenti cittadini è molto ricco e si annunciano molte novità.
Molti gli appuntamenti musicali di tutti i generi, dal jazz al latino americano passando le musiche della tradizione e la nuova edizione di Peppersound. Molte le occasioni di conoscere i prodotti enogastronomici con le piazze dedicate alle degustazioni dei prodotti tipici al Salone San Filippo dedicato ai prodotti del Paniere della Provincia di Torino, passando per la nuova piazza dedicata al peperone ed ai suoi mille utilizzi in cucina.
Il Peperone
Carmagnola è una delle capitali italiane del peperone, o meglio di quattro sue diverse tipologie: il Quadrato (quasi un cubo, con quattro punte), il Corno o Lungo (un cono molto allungato), il Trottola (a forma di cuore), il Tomaticot (ibrido tondeggiante schiacciato ai poli come un pomodoro).
Il peperone a corno di bue ha colori giallo intenso o rosso vivace e forma conica molto allungata oltre i 20 centimetri con tre o quattro lobi (modellata sullo spagnolìn primordiale, il peperone oblungo giunto dalle Americhe).
Si coltiva su terreni pianeggianti, limosi e sabbiosi. La semina avviene dall'ultima decade di dicembre all'inizio di aprile e arrivano in pieno campo a maggio. La concimazione è fatta con letame bovino. La raccolta inizia a luglio fino alla fine di ottobre.
Ha sapore dolce, polpa spessa, consistente e carnosa, che migliora con la conservazione. Per gustarlo al meglio Renato Dominici, gastronomo e grande esperto della cucina piemontese, consiglia: «È ottimo crudo immerso in un buon extravergine, o con la bagna cauda, ma anche arrostito in forno o scottato alla fiamma, anche perché la pelle si asporta facilmente. Potete gustarlo sott'aceto, sott'olio, in agrodolce o, come da antica tradizione piemontese, sota rapa, nelle vinacce».
Il peperone Corno di Bue era svilito dall'abitudine di conferirlo – spesso mescolato ad anonime varietà importate – all'industria conserviera. Slow Food ne ha fatto un suo presidio per creare un nuovo mercato a questo ortaggio dalle eccellenti caratteristiche organolettiche. Oggi del presidio fanno parte sette produttori storici di Carmagnola e delle aree limitrofe che sono anche riuniti in una associazione.
La città
Vera e propria "porta" tra Torino e il Cuneese, è per estensione il secondo comune con più di 25.000 abitanti più grande della provincia, preceduto solo dal capoluogo. Carmagnola si trova sulla destra del Po, in un tratto pianeggiante prima che il fiume devi verso nord per superare la stretta costituita dalla collina di Superga.
Carmagnola viene nominata la prima volta nel 1034 in un atto nel quale l'abate dell'Abbazia di Nonantola nel Modenese cede a Bosone e Guidone figli del marchese Arduino d'Ivrea la signoria di 40 castelli. La prima famiglia che costruì la città veniva chiamata Aloa quasi certamente si tratta dei discendenti di Alineo Robaldini vasallo di Ruggero e Ardoino II.
Per Informazioni:
Ufficio Manifestazioni
Tel. 011.9724270 / 011.9724222 - Cell. 334.3040338
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.