Eolie, le isole degli Dei

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Eccolo, l’arcipelago. Dieci isolotti di cui solo sette abitati. Alicudi, la più lontana agli occhi, detta Ericusa per la presenza massiccia di erica. Filicudi, un tempo Phoenicusa per l’abbondanza di felci, con le sue pendici ripide e rocciose, i suoi sei centri eruttivi e le sue grotte, di cui, su tutte, quella del Bue marino ancor oggi gode della massima popolarità. Salina, la più verde, la verde per eccellenza, grazie alla forte presenza di acqua dolce che disseta una vegetazione cara a un Troisi che manca.

Lipari, la mamma, la più grande di tutte, centro amministrativo e punto di smistamento verso gli altri lidi. Vulcano veniva considerata in periodo ellenistico il posto in cui Efeso forgiava le armi, per i suoi cinque crateri. Panarea, l’isola che senza sapere il perché è diventata meta di un turismo specifico, saettante e soubrettistico. Stromboli, che vive al buio ed è illuminata naturalmente da un vulcano fremente.

Dopo averle osservate dal mare, ci si rende conto che è necessario decidere su quale di queste isole sbarcare per cambiare pelle. Si staziona nel bel bezzo di questo arcipelago, sospeso, fuori tempo e primitivo. Un tramonto, di quelli che riconcilia con se stessi, mostra una volta ancora le splendide silhouette dark delle isole che circondano il navigatore. Stromboli perché di tutte le Eolie incarna forse lo stereotipo. Perché, di queste isole, ha pregi e difetti concentrati ed esaltati. Perché, delle sette sorelle, è quella dai contrasti più accentuati, e i contrasti attirano.

Quando il sole arriva al suo posto per iniziare la giornata di lavoro, Stromboli sembra la descrizione tridimensionale del paradiso terrestre. Stromboli di giorno è colore, profumo e mare. In pratica, è tutto. È l’emozione dei capperi in fiore, delle scogliere levigate dai marosi e delle cicale abbarbicate a diffondere sonorità. È bianche architetture a stagliarsi nel blu, nere spiagge a ospitare corpi abbronzati, grigio filo di fumo a uscire perennemente dal bordo del vulcano. È anche brioche al gelato in terrazzo, l’urlo a squarciagola del venditore di pesce, la calma innaturale irradiata dalla facciata della chiesa.

Stromboli, di giorno, è amore. Amore per l’assenza totale delle auto, per la presenza discreta di vip naturalizzati, per l’esplosione di buganvillee multicolori, per l’implosione di sentimenti strozzati, per la potenza bestiale del mare, per l’apparente debolezza di vecchie signore del luogo. Stromboli è amore sopra ogni cosa per quel vulcano che detta i ritmi di vita con la metodicità dei suoi gorgoglii.  Passione per quel monte che domina tutto con sbuffi di fumo, dimostrazione di vitalità. Attrazione per quei pendii aperti da ferite di terra da cui esce sangue lavico. Desiderio per quel denominatore dell’isola con cui ci si ritrova a parlare dopo pochi giorni dall’arrivo, quel cratere attivo che può essere tutto o niente.

Stromboli, un paradiso con dependance annessa, perché ad aggiungere fascino all’isola, c’è lo scoglio di Strombolicchio. Una Stromboli formato bonsai posizionata a poche centinaia di metri dalla costa che spezza l’eventuale monotonia dell’orizzonte marino e offre fondali supremi per immersioni diurne. Isole dalle mille facce, ricche di diverse personalità come può essere il vento: a volte impetuoso e sferzante, a volte dolce e piacevole, mutevole in pochi minuti Il vento, il cui dio Eolo dà il nome a questo arcipelago perché secondo la leggenda vi soggiornava.

Cesare Aldesino

DOVE MANGIARE

 

risotrante_14Il Filippino

Ha 100 anni di vita il mitico ristorante “Il filippino”, frutto della più antica opera di Filippino Bernardi e di quella più recente del figlio Filippo. Oggi sono i loro discendenti Antonio e Lucio Bernardi ad avere il timone del locale che hanno ulteriore consolidato e affermato attraverso un lodevole e appassionato impegno. I riconoscimenti non sono tardati da parte di tutta la stampa specializzata e non, italiana e internazionale.Oggi la vecchia capanna di un tempo è un moderno ristorante con ampia terrazza esterna. Antonio ha la direzione delle sale, mentre la cucina è compito di Lucio. Il pesce è protagonista in questa cucina. Si inizia con alice marinate, gamberetti di nassa fritti e le squisite zuppette di cozze e vongole. Tra i primi i maccheroni alla messinese su tutti. Come secondi i totani ripieni all’isolana e le grigliate di pesce a volontà. Dessert: sorbetti alla frutta e il tipico cannolo ripieno con la ricotta di Lipari.

Piazza Municipio, Lipari ME, Tel 090 9811002.

 

 

lausta'Nnì Lausta

Questo ristorante si trova nella splendida Salina, isola delle Eolie seconda per estensione e popolazione alla solo Lipari, conosciuta anche per essere stata il set de Il postino, famoso film girato da Massimo Troisi. Si coltivano uve pregiate da cui si ricava il famoso vino dolce "Malvasia delle Lipari" Ma! non solo...pensando ai piaceri del cibo ci si può facilmente imbattere nella cucina di questo ristorante. Una cucina, fatta di ottimi ingredienti, per primo il pesce acquistato direttamente delle piccole barche dei pescatori locali. Un'offerta quindi che risente spesso del pescato della notte precedente. Ortaggi, verdura e frutta possono invece arrivare dai tanti orti sparsi nell'isola, la più verde delle Eolie. Di sicuro troverete sempre proposte fresche e saporite. Degli esempi? Ravioli ripieni di pesce; spaghetti con pomodorini, capperi e aromi e involtini di pesce spada alla messinese.

Via Risorgimento, 188, Santa Marina di Salina,  Tel 090 9843486

 

DOVE DORMIRE

 

pinnataPinnata Piccolo Hotel

A Pinnata Piccolo Hotel offre una completa immersione nel paesaggio eoliano. Dalla posizione privilegiata situato com’è a Baia Pignataro a Lipari,  con vista panoramica sul mare e su tutta la costa Est dell'isola. Gran parte delle stanze hanno vista sul mare. Anche i curati arredi interni restituiscono i colori mediterranei e la luminosità gradevole del sole. Le camere sono comode e confortevoli, dotate di servizi di alta qualità. Completano l’offerta un bar davvero fornito e le terrazze elioterapiche, per vere e proprie docce di sole al naturale. Disponibili i servizi di lavanderia e su richiesta, il transfer da e per il porto o la spiaggia. Il trattamento di mezza pensione prevede un pasto à la carte nei ristoranti "Il Filippino" e "E Pulera".

Baia Pignataro, Lipari ME, Tel 090 9811697.

 

tritoneHotel Tritone

Il centro benessere e la piscina termale vulcanica con idromassaggio fanno dell’Hotel Tritone di Lipari una delle prime scelte per una vacanza di pieno relax e salute alle Eolie. Arredato in stile mediterraneo,  si trova a pochi minuti dal centro di Lipari e dalla spiaggia di Portinente. Si affaccia sul mare ed è immerso in uno splendido giardino con piante e vegetazione mediterranee. Le camere sono eleganti, dotate di servizi Spa oltre che di insonorizzazione e terrazze o balconi provati. Alcune regalano anche una vista sul mare. Gli indimenticabili  dintorni, con insenature, cale, grotte e faraglioni, offrono occasioni per escursioni e piacevoli distrazioni dalla routine della spiaggia.

Via Giuseppe Rizzo, Lipari ME, 090 9811595, www.charmerelax.com



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