«Piazza Armerina: nel cuore della Sicilia, il cuore della Sicilia. Posso sintetizzare con lo slogan che abbiamo adottato quest’anno il piacere o la sensazione che proponiamo al turista che vuole venire da noi». Lo afferma con enorme soddisfazione Fausto Carmelo Nigrelli, sindaco di Piazza Armerina, ingegnere, professore ordinario di Tecnica e Pianificazione urbanistica all'Università di Catania.
Quali sono stati i vantaggi dell’ingresso di Piazza Armerina nel patrimonio mondiale dell’Unesco?
Non c’è dubbio che il riconoscimento Unesco ha avuto almeno due vantaggi rilevantissimi che, senza esagerazioni, posso affermare hanno rappresentato una svolta storica per la Villa e per il territorio. Il primo è l’attenzione internazionale che ha costituito un determinante sostegno alla battaglia che in quegli anni le associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Legambiente) combattevano per ottenere interventi di restauro, adeguamento della musealizzazione, realizzazione di spazi per servizi aggiuntivi contro lo stato di abbandono in cui la Villa era caduta dall’inizio di quel decennio. Il secondo è il costante aumento dei visitatori. Se nel 1997 i visitatori furono 347 mila, record fino ad allora, già nel 2000 furono circa 423 mila e nel 2002 addirittura 458 mila per poi scendere fino ai 423 mila del 2006.
Da quando sono iniziati i lavori di restauro e di nuova musealizzazioni che prevedono la sostituzione di gran parte delle coperture, del sistema che costituiva i volumi e delle passerelle, la Villa è stata solo parzialmente aperta o addirittura chiusa per alcuni mesi all’anno. Nel 2010 si è toccato il minimo dall’inizio degli anni Novanta (244 mila) per risalire già a 272 mila nel 2011. In ogni caso dall’inizio del nuovo millennio la Villa è costantemente tra le quattro aree archeologiche più visitate in Italia fuori Roma: dal secondo posto dopo Pompei del 2003, al quarto dietro Pompei, Siracusa e Agrigento degli ultimi anni (dati TCI).
Come state tutelando la villa, ma l’intero paesaggio?
Il Piano paesaggistico redatto dalla Soprintendenza BCA di Enna tra il 2005 e il 2007 con la supervisione degli urbanisti dell’Università di Catania sotto la direzione del compianto preside della facoltà di Architettura Giuseppe Dato, individua tra i paesaggi locali quello dell’“Alta Valle del Fiume Gela” che «corrisponde al sistema territoriale e paesaggistico che si sviluppa a partire dal tratto più alto del corso del fiume Gela », definito «colonna vertebrale del Patrimonio culturale della Sicilia centro meridionale [poiché] nel corso dei secoli si è configurato come una sorta di “autostrada della civilizzazione” e oggi presenta, in prossimità dell’alveo o in aree ad esso connesse, le tracce, spesso importantissime, delle diverse fasi storiche e i residui della folta vegetazione che ha sempre caratterizzato la valle». Il PTPEn riconosce la presenza di una notevole quantità di beni isolati, dal Gran Priorato di S. Andrea alle masserie, ai mulini, al santuario di Piazza Vecchia, oltre al centro storico di Piazza e alla Villa romana in un contesto di paesaggio agricolo di pregio e individua tali caratteri come valori paesaggistici.
Gli “Indirizzi programmatici generali” sottolineano che deve essere posta particolare attenzione al sistema urbano del centro storico di Piazza Armerina, al sistema di “Piazza Vecchia”, al sistema di mulini e paratori oltre che all’area del “Casale dei saraceni” con la sua villa tardo-imperiale; devono essere inoltre tutelate e messe in rete le numerose aree archeologiche di pregio presenti all’interno dell’area tra loro e con le altre emergenze culturali. Per raggiungere questo scopo individua l’istituzione di un “Parco territoriale-archeologico dell’alto corso del Gela e della Villa romana del Casale” come possibile strumento di governo di un così delicato territorio. Il Piano non è ancora stato approvato dalla Regione, tuttavia nell’estate 2010 l’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana ha istituito il “Parco archeologico della Villa romana del Casale e delel aree archeologiche di Piazza Armerina e dei comuni limitrofi” che, anche se non prende in considerazione il Piano paesaggistico, può rappresentare un primo strumento per la tutela del paesaggio attorno alla Villa.
Esiste un consorzio o un marchio unico di tutela e promozione?
Nell’aprile 2010 è stata avviata dall’Assessorato regionale del Turismo la procedura per il riconoscimento dei Distretti turistici. Il Comune di Piazza Armerina, insieme alla Provincia di Enna e ai comuni di Aidone, Caltagirone, Enna, Leonforte e Centuripe ha costituito il Distretto turistico “Dea di Morgantina” che è stato riconosciuto e registrato nel dicembre 2011. Il Piano di sviluppo turistico del Distretto si basa sull’atout della Villa e prevede l’elaborazione di un marchio d’area che coinvolga le strutture turistico-ricettive del territorio sulla base di specifici protocolli volti a promuovere il territorio nella sua totalità, a partire dai prodotti tipici del territorio.
Quali iniziative o eventi avete promosso?
Il Comune dalla seconda metà del 2008 ha avviato strategie di promozione della Villa volte a compensare la minore attrattività dovuta alla presenza del cantiere e, al tempo stesso, ha sempre e costantemente promosso insieme al monumento romano, la città, con il suo centro storico e il suo patrimonio artistico materiale e immateriale. Di questa strategia hanno fatto parte le partecipazioni a fiere di settore con contenuti specifici (turismo archeologico a Paestum, città d’arte a Ravenna, turismo mediterraneo a Napoli, Rimini, WTE dei siti Unesco ad Assisi), il controllo sistematico dei contenuti delle principali guide turistiche italiane, la presenza su riviste specializzate tra cui quelle delle compagnie aeree e degli aereoporti, la partecipazione a trasmissioni radiofoniche e televisive. La città ha un nuovo protagonismo sul piano nazionale che l’hanno portata ad essere eletta vicepresidente nazionale dell’Associazione Beni italiani patrimonio Unesco, componente del direttico dell’Associazione Nazionale Centri Storico Artistici ANCSA, della Federazione Italiana Giochi Storici e socia dell’Istituto Alcide Cervi di Reggio Emilia.
Tra le iniziative strutturali, particolarmente importante per il consolidamento del centro storico quale secondo magnete turistico del territorio, l’istituzione del SiMPA Sistema Museale di Piazza Armerina che comprende, tra l’altro, la Pinacoteca comunale inaugurata il 20 dicembre, in un convento del ‘500 a pochi metri dal Palazzo Trigona, su piazza Cattedrale, di proprietà del Parco della Villa e destinato a Museo della Città e del territorio (apertura prevista in primavera 2012). Questa iniziativa è accompagnata da numerosi restauri di opere d’arte mobili e dalla presentazioni di numerosi progetti cantierabili volti alla messa in valore e socializzazione di patrimonio architettonico e urbanistico, in parte realizzati, in parte in fase di finanziamento. Tra gli eventi particolare importanza riveste Piazzajazz, summer school che si svolge nell’ultima settimana di luglio nella quale nell’edizione 2011 oltre 120 allievi provenienti da varie parti d’Italia hanno studiati i vari strumenti con maestri di fama internazionale. Si svolgono cinque concerti al giorno, dal pranzo alla notte e il centro storico della città si trasforma in un unico palcoscenico.
Quali progetti avete in cantiere per i prossimi mesi?
Per quanto riguarda gli interventi strutturali l’inaugurazione della chiesa di S. Anna vecchia restaurata come aula magna dell’omonimo convento che ospita corsi universitari entro gennaio 2012; l’inaugurazione della mostra permanente del Libro antico, parte del SiMPA, presso l’oratorio dei Nobili del Collegio dei Gesuiti nel mese di febbraio; l’inaugurazione della casa della cultura con l’archivio fotografico e fototeca comunali nell’asse principale del centro storico, via Garibaldi, nel mese di aprile; la riapertura dei granai di Monte Prestami come galleria d’arte contemporanea nel mese di giugno. L’evento principale sarà legato al completamento dei lavori sulla Villa previsto per la primavera 2012 in occasione del quale saranno organizzati numerosi eventi, tra cui l’assemblea dei siti Unesco italiani, per la prima volta in Sicilia. A Pasqua le tradizioni del venerdì santo con i “lamentatori”; a luglio la IV edizione di Piazzajazz; ad agosto la 57esima edizione del “Palio dei Normanni” unica rievocazione storica del sud riconosciuta dalla Federazione Giochi Storici.
Mauro Carena