Icona Mercedes

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Viste & Provate

Per la nuova generazione

della Classe C, il modello

più venduto del marchio

di Stoccarda, dieci nuovi

sistemi di sicurezza e

consumi ridotti del 31%

Cede qualcosa in comfort e guadagna in sportività.

 

Sostiene Martin Stanzel, responsabile del progetto “125 anni di innovazioni” di Mercedes, che la nuova Classe C sia oggi «l’esempio più chiaro della democratizzazione dell’alta tecnologia...». Tradotto dal tedesco, il concetto è più semplice di quanto possa apparire. Abbiamo per le mani il modello Mercedes più venduto nel mondo (8,5 milioni di esemplari dal 1993 ad oggi, 190 mila in Italia), serve il restyling di metà vita dopo quattro anni di onorata carriera e per continuare a vendere, oltre a modernizzare la linea, sarebbe utile far cadere a pioggia l’elettronica e i sistemi di sicurezza tipici di segmenti superiori. Più o meno questo dev’essere stato il ragionamento delle menti pensanti di Stoccarda, in linea con la concorrenza che offre sempre più qualità anche su modelli di livello medio-alto.

 

Ecco allora che sull’auto-icona della Stella debuttano oltre 2.000 nuovi componenti, mentre sotto il cofano gli accorgimenti tecnici le consentono fino al 31% di riduzione dei consumi rispetto al modello precedente. Due cifre che sintetizzano il valore dell’intervento che Mercedes ha operato sulla Classe C, adeguando berlina e station wagon alle esigenze del mercato in tema di prestazioni, consumi ed emissioni.

 
 

E soprattutto alzando il livello di sicurezza e funzionalità con dieci nuovi sistemi di assistenza alla guida. Nella dotazione standard ci sono adesso l’Attention Assist, che vigila sulla stanchezza e sui cali d’attenzione del pilota prevenendo eventuali colpi di sonno e invitando a una sosta. Oltre al Distronic Plus, nome dato da Mercedes al suo cruise control, capace di monitorare la distanza di sicurezza. Per ilresto merita una menzione lo Speed Limit Assist, che legge i cartelli a lato carreggiata e riporta poi i limiti di velocità del tratto stradale che si sta percorrendo nella strumentazione, ridisegnata e dotata di un nuovo display.

 

Non mancano inoltre un sistema di assistenza al parcheggio, il dispositivo che tiene d’occhio “l’angolo

 
 

cieco” facendo illuminare un led d’avvertimento nello specchietto a lato guida quando si sta per essere superati da un altro veicolo e il sistema frenante PreSafe, con Bas Plus, che interviene quando c’è il rischio di tamponare chi precede. Abbastanza ovvia (e in parte condivisibile) a questo punto l’obiezione: alcuni di questi dispositivi possono sembrare diavolerie effimere, eccessi tecnologici utili ma tutt’altro che indispensabili. Vero, ma chi acquista un’automobile oggi – anche in fasce di prezzo impegnative ma non inaccessibili – non accetta di rimanere indietro.

E pretende, giustamente, quanto di meglio offre il progresso. Elettronica a parte, al volante della nuova Classe C la qualità percepita è ovviamente molto alta: stile classico, materiali pregiati ovunque, silenziosità di guida assoluta. Accentuando la vocazione sportiva, perde però qualcosa in comodità: lo spazio interno all’abitacolo non è generoso considerando che siamo a bordo di una berlina da 4,60 metri, la seduta anteriore è poco amica di chi ha problemi di schiena e chi siede dietro sfiora con la testa il soffitto se è alto più di 1 metro e 75.

 
 

Pochi ritocchi al frontale e alla coda, con paraurti anteriore dotato di inedite luci diurne a led e fari più sagomati, sono bastati a dare alla tedesca quel pizzico di grinta che le mancava. Le versioni previste per il mercato italiano (il 26 marzo il debutto in concessionaria, in attesa della coupè che arriverà a giugno) sono, tra l’altro, caratterizzate da una diversa mascherina: la Elegance ha una griglia tradizionale con la classica stella a tre punte sopra al cofano, mentre Executive e Avantgarde sono rese più aggressive dalla mascherina a griglia larga con grande stella al centro. Ben più concrete sono le novità sotto al cofano.

Tutte le versioni ostentano fiere la denominazione di origine controllata BlueEfficiency, che dalle parti di

 
 

Stoccarda è sinonimo di basse emissioni. Il sistema Eco start&stop è di serie sull’intera gamma, con la sola eccezione della C 300 CDI 4Matic, l’unica a non montare come cambio automatico l’evoluzione Plus del

 
 

sette marce 7G Tronic. Per la Mercedes C berlina, i prezzi delle versioni a benzina partono dai 33.228 euro della 180 CGI Executive da 156 CV, per arrivare ai 53.740 della 350 CGI Avantgarde con quattro ruote motrici. I modelli a gasolio costano da un minimo di 35.280 euro per la 200 CDI Executive con 136 cavalli, a un massimo di 51.173 per la 300 CDI con la trazione 4x4. Per tutte le versioni station wagon il differenziale di prezzo è di 1.416 euro in più. Non pochi, ripetiamo, ma la classe – anche quando si democratizza – non è acqua. E nessuno, purtroppo, la regala.

 

 

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Alberto Caprotti

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