Lagrein, il miglior vino bolzanino
In Alto Adige, fino a qualche decina di anni fa chi voleva bere un vino rosato, piacevole e beverino, bastava che chiedesse un Lagrein, meglio se specificatamente Kretzer per distinguerlo dal Lagrein Dunkel, o scuro, con cui ci si riferiva all'omonimo rosso.
Oggi le cose sono radicalmente cambiate perché grazie alla costante attenzione dei produttori e delle cantine atesine il Lagrein Dunkel si è raffinato, ingentilito, impreziosito. Ed è diventato talmente apprezzato che anche il disciplinare di produzione denomina ora con il termine Lagrein solo il vino rosso, mentre per l'altro deve essere specificato rosato o rosé.
La storia
Il vino in Alto Adige ha una storia millenaria. Lo testimoniano, se mai ce ne fosse bisogno, le botti in legno ritrovate nel 2002 a Bressanone, utilizzate dai vignaioli retici ben 2.500 anni fa. Anche i romani coltivarono la vite in Alto Adige, come dimostrano i resti di arte vinaria rinvenuti in una villa del IV secolo d.C. a San Paolo/Appiano.
A Castel Forte (Trostburg), sopra Ponte Gardena (Valle Isarco), si trova invece il più grande torchio dell'Alto Adige. Ed è proprio nei dintorni di Bolzano dove vengono coltivate le uve che danno vita a uno dei vini più rappresentativi della regione: il Lagrein, che ha la sua "roccaforte" nella zona storica di Gries.
Il motivo è semplice. il Lagrein adora i terreni morenici, alluvionali profondi e le temperature calde, che da queste parti non di rado lambiscono i 40 °C. D'altronde i suoli caldi, permeabili e ben aerati sono i più indicati per la viticoltura di qualità.
Lo sapevano bene i padri benedettini dei conventi di Muri-Gries che già nel '600 elogiavano il vino atesino come il migliore del mondo. Ma già tre secoli prima, esattamente nel 1370, l'imperatore Carlo IV celebrava il Lagrein come il "pesten Poczner" (il miglior vino bolzanino).
Il vino
La zona di produzione del Lagrein va dalla conca di Bolzano alla Bassa Atesina, per spingersi fino all'Oltradige e alla Valle dell'Adige, ma la zona storica di produzione è concentrata nella più limitata piana di Bolzano, quando non addirittura nel quartiere di Gries.
La superficie vitata è di circa 400 ettari e le viti sono spesso trattate, come nel caso della Cantina di Bolzano, con un minimo uso di erbicidi. Inoltre, mentre una volta si utilizzava il vitigno a "stelo lungo" che, allevato a pergola, ha una resa particolarmente alta.
Oggi si preferisce impiegare il tipo a "stelo corto" che ha una resa inferiore e che, allevato a controspalliera (guyot), permette di ottenere un vino con una notevole intensità di colore e pienezza di frutta cui l'affinamento dona una speziatura nobile.
Il Lagrein si può ottenere sia vinificando l'omonimo vitigno in purezza, per conservare le caratteristiche peculiari del vitigno, sia con uve come Cabernet o Merlot, visto che questi vitigni contribuiscono a donargli eleganza ed equilibrio, pur mantenendone invariata la forza.
Ne risulta un vino di buona struttura equilibrato e dal bouquet di frutti di bosco, ciliegia e viola, sostenuto da note speziate nel caso in cui sia stato sottoposto a passaggi in piccole botti di rovere (barrique). Da notare che molte cantine producono il tipo riserva, che deve essere commercializzato dopo 2 anni e 2 mesi di invecchiamento.
Appartiene a questa tipologia il "Taber" della Cantina di Bolzano, nata nel 2001 dalla fusione di due storiche Cantine, Gries (fondata nel 1908) e Santa Maddalena (fondata nel 1930). Il "Taber" nasce da uve raccolte nell'omonimo taber situato a 250 m di altitudine le cui vigne, di un'età media superiore a cinquanta anni, regalano dei frutti più intensi sia nel colore che nella struttura delle uve di nuovo impianto.
Dopo la pigiasdiraspatura le uve fermentano in rosso seguendo la procedura classica, quindi il vino matura circa dodici mesi in nobili botti di rovere. L'affinamento prosegue prima in acciaio e infine in bottiglia.
Grazie a questo procedimento, le pregiate stille sono caratterizzate dalle tipiche note fruttate, sentori di vaniglia, cacao, ciliegia matura, humus, eucalipto, frutti di bosco, ciliegia fresca e violetta.
Caratteristiche
L’Alto Adige Lagrein “Taber” doc ha colore rosso granato scuro, impenetrabile. Il profumo è ampio, con piacevoli sentori di vaniglia, cacao, ciliegia matura, humus, eucalipto, frutti di bosco, ciliegia fresca e violetta.
In bocca si rivela pieno, armonico, lungo, ed esprime una pienezza vellutata, impreziosita da una morbida acidità dettata dai tannini nobili. Il grado alcolico è di 13,5 % volume e gli zuccheri residui sono 3,5 g/l.
Abbinamenti
Servito a 16 °C di temperatura, il Lagrein Riserva "Taber" accompagna paste condite con sughi robusti come i ragù alla bolognese o i sughi di agnello, grigliate di carni di maiale o manzo in casseruola ma anche piatti di selvaggina e salumi.
Ottimo anche con i formaggi stagionati come l'Asiago nella versione d'allevo, che ha sapore intenso e ampia aromaticità.
Cantina Bolzano - Kellerei Bozen
Piazza Gries, 2 - Bolzano
Tel. 0039 0471 270 909
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