Vitae 2015, il meglio dei vini italiani
Lunedì 3 novembre, al Magna Pars Event Space di Via Tortona 15, a Milano, andrà in scena un grande evento dedicato al vino italiano che, per qualità e dimensioni, non è fuori luogo definire "la degustazione dell'anno".
Organizzato da Associazione Italiana Sommelier in occasione dell'anteprima nazionale di "Vitae la guida vini 2015" (2000 aziende raccontate in un volume di 2160 pagine), l'evento proporrà ai visitatori gli oltre 400 migliori prodotti premiati in guida.
Piemonte e Toscana faranno la parte del leone con rispettivamente 100 e 90 grandi vini in degustazione. Fra questi una nutrita pattuglia di attesissimi Barolo – la denominazione in assoluto più rappresentata in guida – del millesimo 2010 giudicato fra i migliori degli ultimi anni.
In Toscana si conferma lo strapotere dei vitigni a bacca nera, Sangiovese in primis, con 15 Brunello di Montalcino, 9 Chianti Classico, 1 Rufina e 4 Vino Nobile di Montepulciano.
Ben rappresentata anche Bolgheri, con 6 premiati, senza dimenticare oltre una quarantina di vini di elevato spessore, da singole varietà o da uvaggi, che non rivendicano le tradizionali denominazioni.
Seguono il Friuli Venezia Giulia con 43 vini premiati, la Lombardia con 31 fra cui numerosi Franciacorta e il Veneto con 27 grandi etichette.
Se il Friuli Venezia Giulia si conferma terra di vini bianchi in cui la denominazione Collio è la più rappresentata seguita dai Colli Orientali, sorprende un Alto Adige (16 vini premiati) molto versatile e variegato poiché, spazia fra spumanti, vini bianchi giovani ed evoluti, vini rossi di struttura e passiti di estrema eleganza, attraverso un sapiente dosaggio di vitigni della tradizione.
Il Centro sud, dall'Umbria alla Sardegna, è rappresentato da 98 vini che raccontano un'area geografica complessivamente in grande stato di forma.
La degustazione, allestita negli spazi che un tempo furono di una fabbrica di profumi, proporrà fra gli altri i 25 vini a cui AIS ha attribuito il premio speciale Tastevin.
Si tratta di prodotti che hanno fatto la storia del vino in questi ultimi anni, testimoni di una rivoluzione che fa oggi dell'Italia una delle regioni vinicole mondiali al top in termini di qualità e biodiversità.
Fra questi troviamo denominazioni meno note e certamente meno rappresentate sulle carte dei vini fra cui la Malvasia di Bosa, il Moscato di Scanzo, il Torchiato di Fregona, la Tintilia del Molise, la Biancolella di Ischia.
In generale la degustazione porrà l'accento su una sempre più forte propensione all'utilizzo di vitigni del territorio, sia a bacca bianca che a bacca nera.
Fra le molte curiosità a disposizione del pubblico, citiamo alcuni bianchi di eccezionale longevità: si tratta del Trento Doc Metodo Classico Riserva 2004, presentato da 3 diverse cantine, di un Pinot Bianco dell'Alto Adige e di un Lugana del versante veronese della denominazione, questi ultimi prodotti nell'ormai lontano 2002.
I nomi dei vini e dei produttori al top saranno svelati nel corso della degustazione aperta al pubblico dalle 14 alle 22.
Rosita Dorigo