Vino, Kazakistan nuova frontiera per l’Istituto Grandi Marchi
Punta a Est la rotta internazionale dell'Istituto del vino Grandi Marchi che, guidato dal nuovo presidente Piero Mastroberardino, approderà in Kazakistan, prossima sede dell'Expo nel 2017.
Obiettivo: rafforzare la quota e il posizionamento del vino italiano nel mercato kazako che, seppure presidiato dalle produzioni di Georgia e Moldova (insieme detengono il 70% del mercato), ora sembra pronto al made in italy enologico grazie all'exploit del 'brand Italia' registrato negli ultimi anni.
Per questo ruolo da apripista i Grandi Marchi hanno scelto Almaty, ex capitale del Kazakistan e principale polo economico e finanziario del Paese.
Qui, crescita del Pil e conseguente maggiore propensione al consumo hanno favorito l'apertura di numerosi ristoranti di standard occidentale tra cui molti italiani, frequentati prevalentemente dalla classe medio-alta e la costruzione di nuovi business hotel di categoria elevata con cucine tipiche di altri paesi.
Per Piero Mastroberardino, presidente dell'Istituto del vino Grandi Marchi: "Con appena 2 milioni di export nel 2014, il Kazakistan è a tutti gli effetti un mercato da fondare e potenzialmente interessante per il vino italiano.
Se per i numeri la nostra presenza può considerarsi esigua, gli indicatori sul fronte delle vendite e sul mutamento sociologico ci indicano che è arrivato il momento di posizionare il tricolore enologico anche in questo Paese.
L'inasprimento dei controlli sui super alcolici ha provocato nell'ultimo anno una contrazione del 10-15% sulle vendite di vodka a favore di quelle del vino.
Inoltre cambio generazionale e innalzamento del benessere economico aprono la strada al vino italiano di qualità".
Dopo la tappa di Almaty, dove i 19 Grandi Marchi saranno impegnati in una degustazione guidata e in un walk around tasting, l'Istituto farà tappa nelle piazze più consolidate di Mosca (26 maggio) e San Pietroburgo (28 maggio).