Vinitaly 2016, passione per il vino
"Per l'edizione del 50/mo Vinitaly, con oltre 4.100 espositori, abbiamo predisposto un piano di investimenti di 8 milioni di euro per favorire l'incoming di buyer esteri e per migliorare le infrastrutture a servizio degli espositori e dei visitatori". Lo annuncia il presidente di Veronafiere Maurizio Danese.
L'edizione 2016 esprime le due vocazioni del vino, quella economica e quella conviviale, distinguendo tempi e luoghi. "Veronafiere ha chiara e semplice la linea: il wine business in fiera; il wine festival in città - sottolinea Danese -. Il nostro focus sarà l'espositore ma anche il suo cliente".
"In tale direzione, abbiamo potenziato solo gli aspetti b2b, con particolare riguardo all'incoming. Al contempo, abbiamo potenziato molto il fuori salone Vinitaly&the City, che quest'anno inizia strategicamente due giorni prima della rassegna, per coinvolgere il pubblico consumer in città con un calendario di eventi di grande livello".
Quello in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile 2016, "sarà un Vinitaly con più espositori internazionali - rende noto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - non soltanto nell'area di Vininternational che comunque cresce con adesioni dai più importanti Paesi produttori come Spagna, Georgia, Azerbaijan, Australia, Serbia, Svizzera, Gran Bretagna, Francia, Cina, Portogallo e Argentina".
"Quest'anno avremo 1.000 buyer selezionati in più dall'estero, grazie agli investimenti per favorirne l'incoming, in particolare da Paesi target quali Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Paesi Scandinavi, Polonia, Usa e Canada, Russia, Giappone e Cina".
"Un'attività che ci vede collaborare attraverso azioni congiunte con il Ministero delle Politiche Agricole e dello Sviluppo economico e con Ice-ItalianTrade Agency. Significa che Vinitaly torna ad essere una piattaforma interessante anche per le aziende straniere - conclude Mantovani - e che che capitalizzerà anche il successo ottenuto dal Padiglione del Vino a Expo Milano 2015".