Barbatelle ovvero Una di vino commedia
Tutti contro il duca-tiranno di Cabernet Sauvignon che ha conquistato i mercati di ogni continente e regna con ferocia sul grande impero bordolese.
I congiurati sono gli altri vitigni francesi e quelli autocotoni italiani, Pinot Noir, Malvasia, Merlot, Carbenet Franc, Nebbiolo e Sangiovese, che cacciano il despota e fanno trionfare la democrazia, ovvero la biodiversità.
È questa la trama di Barbatelle ovvero Una di vino commedia, opera buffa con prosa che sarà presentata in prima assoluta sabato 6 giugno (ore 16,00) all'Auditorium di Milano in coincidenza con Expo.
L'opera, tratta liberamente dalla commedia Barbatelle di Giancarlo Cignozzi con musiche del premio Oscar Luis Bacalov, sarà eseguita dall'Orchestra Sinfonica e dal Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, diretti rispettivamente da Luis Bacalov ed Erina Gambarini.
Saranno 90 minuti di opera buffa in cui i vini, che siamo abituati a gustare in un calice, prenderanno vita sulla scena e assumeranno le sembianze di attori e cantanti e avranno passioni e tratti umani.
Così la Malvasia è una spia alla Mata Hari, il duca di Cabernet-Sauvignon è un tiranno geloso che fa fuori i suoi rivali Merlot, Pinot Noir e i vini italiani, come il Nebbiolo e Sangiovese che danno vita alla gran loggia vinicola.
Alla fine scoppia la rivoluzione contro l'oppressore : il duca viene fatto prigioniero dai francesi dissidenti, i quali proclamano l'impero bordolese decaduto, con beneplacito degli italiani e dei francesi sminuiti dal cabernet sauvignon.
La morale dell'opera risulta chiara allo spettatore e si collega direttamente al tema di Expo Milano 2015. Bisogna lasciare le biodiversità fiorire senza imposizioni; bisogna accettarla senza pregiudizi e, anzi, favorirle, coltivarle, diffonderle, perché costituiscono una ricchezza per l'uomo e per il pianeta.
Rosita Dorigo