Ristorante Albergo Dolada, la formula del paradiso
Avete mai chiesto a qualcuno di provare a descrivere il paradiso? C'è chi lo raffigura come un luogo emozionante e chi invece - probabilmente i più pragmatici - lo associa a un cibo da gustare. E se invece il paradiso fosse entrambe le cose, contemporaneamente?
L'Italia, ricca di tanti gioielli, ne ospita uno in particolare, il monte Dolada, nelle Prealpi bellunesi in Veneto, che spicca tra gli altri non solo per la propria altezza (1.938 m) ma per le emozioni che è in grado di regalare.
Le pendici del monte Dolada guardano la Conca dell'Alpago e il lago di Santa Croce è lì maestoso ad abbracciare il territorio. È un luogo di vera natura, un mondo lontano da quello che siamo abituati a chiamare mondo, un posto puro che origina quel rispetto che a sua volta deriva dal timore reverenziale che solo panorami come quello possono generare.
Nasce, in questo ambiente puro e vergine, nel 1923 il ristorante albergo Dolada, uno dei vanti del genio italiano nella ristorazione. E non poteva avere luogo di genesi migliore di questo! Una struttura che segue un ritmo di vita che nulla vuole avere a che fare con il tanto e il tutto cittadini.
L'albergo offre infatti solo sette stanze, una per ognuno dei colori dell'arcobaleno, e ciascuna ne prende il nome come a volere ricordare l'importanza di abbracciare l'esperienza della natura.
Sono stanze semplici ma che si affacciano sul panorama unico al mondo della conca dell' Alpago. E nella zona è possibile approfittare delle escursioni sul Col Nudo e sul Monte Dolada, dove gli appassionati potranno dedicarsi al deltaplano o al parapendio. Il ristorante a sua volta segue la natura offrendo menù stagionali.
Ma chi si cela dietro questo mondo? La famiglia De Prà che in oltre 90 anni è riuscita a creare, mantenere e valorizzare un'attività davvero speciale. Ha iniziato papà Enzo, e poi ha continuato l'opera suo figlio Riccardo, ora al timone dell'azienda dopo essere tornato dall'estero dove ha avuto alcune esperienze in Francia, Spagna, Giappone e Inghilterra.
Qual è il credo di questo chef così unico? E' semplice: la grande qualità dei piatti nasce dalla scelta accurata delle materie prime, tutte ovviamente di alto livello, che la famiglia stessa si impegna a produrre. Riccardo De Prà sa che per cucinare bene bisogna conoscere la terra e amarla.
Solo così è possibile fare emozionare la gente con i propri piatti, portandola in quel paradiso di gusto che poi si arricchirà grazie all'altro paradiso che è il luogo che li ospita.
Nascono così piatti come il "Salmerino alla brace di legno di nocciolo" che lo chef descrive: "Ho montato nella mia cucina un uovo speciale di ceramica (un "Big Green Egg") dove posso cuocere il pesce direttamente sulla brace ottenuta dal legno di nocciolo: il suo profumo è deciso ma allo stesso tempo delicato".
"La pelle diventa croccante e la carne resta giustamente umida. Una tale delizia, da non aver bisogno di condimenti".
Oppure il "Crudo ai profumi del bosco" la cui preparazione viene così descritta da De Prà: "Lavoro le carni del salmerino come un sashimi ma alla salsa di soia incrocio ingredienti mediterranei come succo d'arancia, olio d'oliva e rafano per condirlo. Mi piace servirlo su un pezzo di legno, una fetta di tronco di larice con erbette spontanee e frutti di bosco".
Condisco il piatto con un vero e proprio profumo di bosco che ottengo dall'infusione e successiva distillazione di gin, corteccia, muschio e licheni. Questo profumo viene vaporizzato sopra la tavola e ci porta per un attimo in mezzo ai boschi alpini nell'habitat del salmerino".
Raggiungere il Dolada non è semplice, perché la natura ci tiene a preservarlo da invasioni che ne rovinerebbero l'animo: bisogna decidere di volerci andare, non è un paradiso che si trova per caso.
Rosamaria Filograsso
Ristorante Albergo Dolada
32010 Plois in Pieve d'Alpago (BL)
Tel. +39 0437 479141
www.dolada.it
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