L'Angela del guardaroba

cugina atelier1Si definisce "consigliera per riorganizzare l'immagine". E soprattutto gli armadi. Quasi un angelo che potrebbe portare tanta gioia nelle case e nelle tasche di tante italiane e delle loro famiglie. Non potrebbe essere altrimenti visto che di nome fa Angela e di cognome Gioia. L'idea è nata nel 2000, quando seguì il suo ex fidanzato in Sardegna per il suo lavoro (faceva il deejay) e lo accompagnava facendo l'addetta alle pubbliche relazioni per alcuni locali famosi. Doveva mettere in valigia abiti per coprire qualche mese di cambi (aperitivi e cene eleganti di ogni tipo), ma lo spazio era poco. Si portava i tessuti piegati.

"All'occorrenza - ricorda con orgoglio - quella stoffa elegante diventava un pareo da spiaggia, una sera era una gonna lunga per un dopo cena o diventava un abito tubino da cocktail. L'ho fatto per anni e lo sapevo solo io". Un 'segreto' nato da una passione precoce e da un'esigenza di famiglia. "Dopo la terza media - spiega la stilista-consigliera - ho iniziato a lavorare subito per necessità familiari. Ho imparato a riconoscere tessuti osservando mia madre quando avevo un po' meno di dieci anni, perché era la sarta di Luisa Beccaria e creava con lei le sue sfilate di moda. Ero affascinata da quello che vedevo; e sognavo di realizzare un giorno le mie.

Ho studiato da auto didatta nel settore cosmetico e profumi per lavoro: ero una promoter per una famosa casa di profumi che amo moltissimo e sempre per esigenze di lavoro ho lavorato in una agenzia di moda imparando a organizzare sfilate per altri marchi e selezionare modelle. Diciamo che la fortuna è stata l'esigenza. Da qui la passione per organizzare le sfilate".

E adesso le sfilate le organizza da sola, immagina come sarà l'effetto finale e si cerca la location: può essere un posto qualunque, anche il cortile di una vecchia casa. "L'ultima di aprile - dice soddisfatta - l'ho organizzata in una discoteca perché conosco il proprietario ed era dedicata per beneficenza a un progetto di aiuto al Brasile che segue una amica".

I suoi clienti possono essere tutti: dalla ragazzina che ha pochi soldi perché studia, ma desidera un abito alla moda, alla signora che ama cambiare spesso abito e non ha molto spazio nell'armadio (sta studiando anche qualcosa per l'uomo). Ma quali sono i consigli per chi vuole economizzare in spazio e tempo. Visto il perdurare di questa crisi? "Prima tutto - conclude - bisogna osservare attentamente cosa c'è nell'armadio che ci attrae realmente e tenerlo. Ciò che anche solo per un secondo non ti dà emozioni è meglio metterlo da parte.

E di chiamarmi per 'ricostruire' un nuovo abito con quei tessuti. In futuro desidero che tutto ciò possa arrivare a tutte le famiglie di tutto il mondo: sai che risparmio se ogni donna ha in casa un abito che ne fa tre. Ci sto già lavorando". Sarà davvero una bella sfida per Angela Gioia. Una e trina (ma non esageriamo): "consigliera per riorganizzare l'immagine", all'occorrenza stilista e organizzatrice di sfilate. Mauro Carena

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