Altaroma fra artigianalità e nuovi talenti porta a Roma l'avanguardia
Roma, i giovani, l'alta moda e la sperimentazione.
Realtà sempre più interdipendenti e complementari grazie al contributo di Altaroma che ogni sei mesi con una fashion week sempre più ricca di appuntamenti, di sfilate, eventi e incontri spesso accessibili anche ai non addetti ai lavori della moda, apre la capitale al meglio della creatività giovane e sperimentale proveniente dallo hub, concepito come laboratorio di ricerca di nuove leve e tendenze ma anche dal cuore pulsante di ciò che si crea e produce nella città, senza tralasciare naturalmente gli sfarzosi modelli dei grandi atelier già affermati che con le realtà emergenti condividono la stessa ricchezza di stimoli e suggestioni.
L'edizione di Altaroma da poco conclusasi ha testimoniato il crescente impegno dell'istituzione a sostegno della nuova linfa vitale del Made in Italy grazie all'iniziativa 'Showcase'.
Il progetto nato in collaborazione con ICE Agenzia ha debuttato in quest'ultima edizione della kermesse Altaroma offrendo l'opportunità a 40 brand emergenti fondati da non più di 10 anni, che si sono alternati in gruppi di 10 nello spazio immacolato del museo Maxxi durante le 4 giornate di calendario di Altaroma, di intrecciare feconde relazioni con buyers italiani ed esteri oltre che con la stampa internazionale.
Il tutto con una visibilità delle loro collezioni che ha fatto di 'Showcase' uno 'showroom creativo' in cui seguire l'evoluzione dei nuovi percorsi del ready-to-wear italiano da esportazione.
Grazie a 'Showcase' secondo quanto dichiarato da Silvia Venturini Fendi, presidente di Altaroma, "si consolida il ruolo di hub della creatività e dei giovani talenti, che per merito dell'impegno dei soci e del Ministero dello Sviluppo Economico, Altaroma è riuscita a ritagliarsi nel sistema italiano" dando vita stavolta a un nuovo strumento concreto e innovativo di promozione mirato al business.
Fra le nuove leve che, previa selezione con bando pubblico da parte di ICE Agenzia e Altaroma, hanno potuto usufruire dei servizi gratuiti offerti dalla manifestazione, spiccavano Italo Marseglia, Greta Boldini, il marchio disegnato da Alex Flagella che durante Altaroma ha presentato la sua sensuale e contemporanea collezione femminile autunno-inverno 2018-19 al department store di lusso Coin Excelsior, Edithmarcel, Benedetta Bruzziches e Gilberto Calzolari.
Quest'ultimo che ha fatto una lunga gavetta presso maison come Prada e Valentino e che proporrà le sue creazioni anche durante la fashion week di Milano Moda Donna, ha presentato a Roma capi sontuosi e ricercati di couture-à-porter in tessuti pregiati rivisitati in chiave hi-tech ispirandosi ai film di Wong Kar-wai per una lady dalla vena esotica.
Echi d'oriente anche per Filippo Laterza che ha esordito sulle passerelle italiane a Roma nell'ex caserma del Guido Reni District, cuore di Altaroma, con la sua collezione di haute couture 'Opera orientale'.
Reduce dal successo riscosso in Cina, il giovane stilista ha proposto elaborati e ricamatissimi abiti, cappe e gonne su cui é stata trasposta la pittura del cuore 'Liampu' dei protagonisti dell'Opera di Pechino. Ripercorre la 'via dell'ambra' con abiti, tute e completi dalla linea sinuosa e fluida di impronta architettonica la donna che sceglie di rifarsi il guardaroba nell'atelier di Sabrina Persechino, giovane e grintosa fashion designer.
Lavorazioni esclusive, molti pizzi, tessuti double e una cascata di perle per le creazioni di alta moda di Camillo Bona la cui musa per la primavera-estate 2018 è l'elegantissima Silvana Mangano, in un tripudio di tulle e reti di cristallo.
Prendono il volo le farfalle nel cielo di Hida in Giappone per posarsi sui modelli di Nino Lettieri che per la sua alta moda ha giocato sul binomio bianco-nero per abiti aerei dai volumi sciolti e fluttuanti animati da giochi di pieghe, rouches e volant.
Ha un'anima un po' rétro e nostalgica la maliarda provocante di Anton Giulio Grande che punta a sedurre fra enormi boa e ventagli di struzzo sfumati che completano abiti di haute couture opulenti in tessuti plissé, frange di seta, e bagliori di cristalli.
Un po' maliziosa e molto rutilante ed edonista ma più lineare nelle silhouette scivolate la Louise Brooks riletta in chiave moderna da Roberta Bacarelli che veste di pizzi, ricami, perline e frange danzanti la sua flapper moderna e ammiccante.
Lancia come sempre messaggi molto legati all'attualità e stavolta all'impegno contro la violenza sulle donne Guillermo Mariotto brillante e talentuoso direttore creativo di Gattinoni per la collezione di alta moda 'no season' intitolata 'Heritage'.
Accanto a nuove, folgoranti creazioni impalpabili in pizzo, tulle e georgette color panna e avorio stile 'My fair lady' Mariotto ha reinterpretato con la collaborazione della stylist Federica Trotta diplomata allo IED, attraverso 60 uscite di sfilata, ambientata nella spettacolare Aula Ottagona del Planetario delle Terme di Diocleziano, alcuni modelli di archivio della maison capitolina che oggi custodisce 1200 creazioni storiche esclusive dall'epoca di Madame Fernanda Gattinoni passando per l'inventiva ludica del figlio Raniero fino al gusto pirotecnico dello stilista venezuelano.
La donna di Gattinoni è una suffragetta di oggi che incede altera rifacendo il verso con le sue camicie androgine in satin decorate da cammei, i corpetti di pelle, le giacche di velluto e i pantaloni cargo o a sigaretta alla femminilità eroica e all'impegno vibrante e militante delle icone delle battaglie femministe del passato fra le quali Oriana Fallaci, rievocata in pedana dai cappelli a fedora nera dalle ampie falde che ricordano anche un po' Diane Keaton in 'Io e Annie' del 1977.
Applaude il sindaco Virginia Raggi che sostiene l'alta moda a Roma e ha potuto apprezzare anche le 18 creazioni di Renato Balestra e la sua vena 'Green'a Palazzo Brancaccio.
"Chi di verde si veste di sua beltà si fida" dice il couturier, veterano delle passerelle romane che guarda a una donna giovane e cosmopolita vestita con abiti leggeri, impreziositi da giochi di luce, da ricami certosini e discreti che riproducono fili d'erba, foglie d'edera iridescenti e pratoline fino al trionfo finale dell'abito candido ricamato di fiori come una tela di Monet.
E' un giardino incantato a ribadire che l'alta moda è fatta per chi ha il coraggio di osare e di far sognare le donne.
Gran finale per i suoi 20 anni di carriera con Francesco Scognamiglio che ha chiuso in bellezza una kermesse particolarmente ricca di appuntamenti con la sua sfilata-evento alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna.
Accanto a una ventina di modelli iconici del suo archivio Scognamiglio ha mandato in visibilio un parterre gremito di vip, fra le altre Isabella Ferrari, Giorgia e Patti Pravo, con i suoi modelli onirici fascianti e trasparenti che invitano alla seduzione con giochi di vedo-non vedo, piume a profusione e un diluvio di cristalli Swarovski.
Enrico Maria Albamonte