RONCADE, DALL'11 AL 13 MARZO TORNA LA FIERA DEL RADICCHIO VERDON
di Giuseppe Casagrande
Venerdì la cena inaugurale al ristorante "Perché" con un menu a tema preparato dallo chef Luca Boldrin per festeggiare questo antico prodotto di nicchia della Marca "gioiosa et amorosa".
Dopo due anni di stop imposti dalla pandemia, domenica prossima 13 marzo ritorna nel centro storico di Roncade (siamo nel cuore della Marca Trevigiana "gioiosa et amorosa") la tradizionale fiera dedicata al Radicchio "Verdòn" e ai Vini Rossi da Strada del Piave. La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l'Amministrazione Comunale. Un appuntamento quanto mai ghiotto per i buongustai. La Rassegna enogastronomica si aprirà venerdì 11 marzo al Ristorante "Perché" di Roncade (sulla strada Treviso-mare) con una cena inaugurale all'insegna non solo del buon cibo e del buon vino (Luca Boldrin, chef del "Perché", ha preparato per l'occasione un menu dove il celebre Verdòn verrà declinato in vari modi), ma anche e soprattutto della solidarietà. Durante la serata saranno raccolti dei fondi destinati all'acquisto di beni di prima necessità per la popolazione ucraina.
Luca Boldrin, chef del Ristorante "Perché" di Roncade
Ecco il menu. Antipasti: musetto scottato e Verdòn al cren, sformatino al Verdòn, fonduta al Morlacco e cipolla fritta. Primo piatto: risotto Carnaroli al Verdòn con guanciale. Secondo piatto: cubetto di vitello, Verdòn brasato e purè di zucca. Dessert: strudel di mele con Chantilly alla cannella. "In questo momento di ritrovata convivialità, non possiamo ignorare la tragedia che si sta consumando in Ucraina" - ha commentato l'assessore alle Attività produttive Loredana Crosato – per questo abbiamo deciso di dare il nostro sostegno con questa iniziativa che si aggiunge ad un'altra già in corso. Dal 1 marzo è attiva infatti una raccolta di generi alimentari, medicinali e indumenti. La comunità di Roncade sta rispondendo come sempre con grande generosità. Ringraziamo sin d'ora quanti vorranno partecipare alla cena inaugurale e dare il proprio contributo". Informazioni e prenotazioni al numero telefonico: 0422 849015.
Verdòn, il fiore all'occhiello della città di Roncade
Il radicchio Verdòn di Roncade riconoscibile per il suo colore verde intenso, la sua forma a rosellina, il cuoricino giallo (da non confondere con i suoi cugini meno pregiati come il Monselice, il Verdolino o il Verde chiaro) rappresenta il fiore all'occhiello della città di Roncade. Un prodotto di nicchia apprezzato dai buongustai anche perchè è la prima verdura fresca ad allietare le tavole dopo il lungo periodo invernale. Ma non solo. Dietologi e nutrizionisti lo consigliano per le sue proprietà: contiene, infatti, più proteine dei fagioli e della carne, oltre a potassio, calcio e ferro in contenuti elevati, più che negli asparagi e negli spinaci. E' apprezzato oltre che per le sue proprietà organolettiche, anche per i molteplici impieghi culinari con grande soddisfazione dei ristoratori che aderiscono al circuito delle serate a tema. A tavola è squisito con le uova sode e l'olio extravergine d'oliva o condito con il lardo fritto o la pancetta, come si usava una volta.
Un tempo cresceva spontaneamente nei campi
Luca Boldrin, chef del Ristorante "Perché" (foto Renato Vettorato)
La produzione di radicchio Verdòn o "radicio da cortèl" risale ai tempi remoti dell'agricoltura povera quando questa cicoria cresceva spontaneamente nei campi e i contadini la raccoglievano ad inizio primavera consumandola cruda o cotta, prevalentemente, in abbinamento con la polenta di mais Biancoperla. Oggi, il radicchio Verdon viene seminato utilizzando esclusivamente la semente selezionata di cicoria a grumolo verde scuro in una fascia molto estesa della Marca Trevigiana e in alcune zone della provincia di Venezia. Sempre la Marca Trevigiana è famosa per altri tre radicchi: il rosso precoce, il rosso tardivo (o spadone) e il variegato di Castelfranco. Radicchi altrettanto squisiti al pari del radicchio di Chioggia, del radicchio di Verona, del variegato di Lusia (Rovigo) e della rosa di Gorizia.