Alessi, il dizionario del design
"Super & Popular": questo il concept scelto da Alessi per l'allestimento - in occasione della recente kermesse milanese del mobile- di 70 capolavori di design senza tempo che fanno parte del vivere quotidiano e che meglio rappresentano lo storico marchio di Omegna, sul Lago d'Orta.
Dalla caffettiera espresso "9090" di Richard Sapper al cavatappi "Anna G." di Alessandro Mendini, dal bollitore con fischietto a uccellino di Michael Graves, allo spremiagrumi-aracnide cult "Juicy Salif" di Philippe Starck. Un'occasione per ripercorrere la storia di un'eccellenza italiana attraverso gli oggetti più amati dal fedele pubblico di estimatori.
Azienda familiare fondata nel 1921, nata come laboratorio metallurgico e fonderia, Alessi ha sempre giocato sul filo di tradizione e innovazione, tra artigianalità e industrializzazione, diventando una delle fabbriche del design italiano più "glocal", popolari, apprezzate e conosciute al mondo.
Nella visione di Alberto Alessi, oggi alla guida dell'azienda, un pensiero chiaro: "Contrariamente a quello che qualcuno può pensare, il vero goal del design è sempre stato non di essere esclusivo ma inclusivo, cioè di essere capito da un pubblico tendenzialmente vasto: ma a una condizione irrinunciabile, quella di tentare sempre di portare a questo pubblico la migliore qualità di progetto possibile".
Sono infatti poche le case, ma soprattutto le cucine, in cui non sia presente un accessorio Alessi, soprattutto per la produzione elegante di lucenti oggetti in acciaio inox e per i suoi colorati oggetti dallo stile eccentrico firmati da architetti e designer di prim'ordine.
Qualche nome? Ettore Sottsass, Achille Castiglioni, Luigi Caccia Dominioni, Norman Foster, Massimiliano Fuksas. E sono davvero tantissime le novità del neo-presentato catalogo per la collezione spring-summer 2014, risultato della collaborazione con oltre 500 designer provenienti da tutto il mondo.
C'è persino un "PetNic", il cestino dedicato ai pic-nic in compagnia del migliore amico dell'uomo. Una scelta strategica, quella di non legarsi stabilmente a un singolo nome, ma costruire un network dinamico di talenti e interpreti in continuo fermento, che è valsa ad Alessi un ininterrotto successo e ben nove Compassi d'Oro.
Alessia Bellan
Alessi
Via Privata Alessi, 6
28887 Crusinallo di Omegna (VB)
Tel:0323 868611
www.alessi.com
Il successo
Fondata da Giovanni Alessi nel 1921, l'azienda nasce come laboratorio metallurgico con fonderia. Da oggi si sono succedute tre generazioni al timone dell'azienda.
Nel 1970, con l'ingresso di Alberto Alessi, figlio di Carlo, ha luogo la terza trasformazione: l'azienda diventa una delle "Fabbriche del design Italiano".
I primi oggetti disegnati risalgono alla metà degli anni Trenta, quando Carlo Alessi, figlio del fondatore, iniziò la sua attività all'interno dell'azienda del padre.
Il design, nel senso che attualmente è dato a questo termine, diviene la componente principale dell'attività di Alessi a partire dagli anni Settanta quando Alberto Alessi inizia a collaborare con una serie di designer esterni.
«Le fabbriche del design non sono delle vere industrie, ma sono molto più simili a delle specie di laboratori di ricerca nel campo delle arti applicate, il cui scopo è fare una mediazione continua fra le espressioni più interessanti della creatività internazionale e dall'altra i sogni del pubblico».
«Per noi il design è una disciplina di matrice squisitamente artistica e poetica che soddisfa il bisogno delle persone di trovare arte e poesia in tutti gli aspetti della loro esistenza, quindi anche negli oggetti».
«Mi piace considerare il catalogo Alessi come una specie di vocabolario in costruzione o di dizionario, nel quale poco a poco, anno dopo anno, si inseriscono nuove espressioni, nuove parole, neologismi a volte, come lo spremiagrumi a forma di aracnide di Philippe Starck o anche parole antiche».
(Alberto Alessi)