Moschino: l'enfant terrible
"No, stress, no dress", "Stop the fashion system", "Moschifo". Sono solo alcuni degli slogan shock che Franco Moschino, capostipite dell'omonima maison, prematuramente scomparso ad Annone di Brianza nel 1994, amava stampare sulle sue incredibili t-shirt manifesto.
Più che una griffe la sua era una filosofia di vita alternativa e senza compromessi che nel febbraio del 2013 ha tagliato il traguardo dei 30 anni.
Un anniversario importante che proietta nel futuro il retaggio di un creativo geniale e dissacrante, oggi portato avanti dalla Aeffe, l'azienda romagnola che controlla il brand.
Quando le sue modelle uscivano in pedana camminando carponi, mescolando pois, baguettes di pane e cappelli da cowboy o travestite da Miss Piggy o ancora con indosso un sobrio tubino nero decorato da un cumulo di orsetti di peluche, lasciavano sempre il segno.
Nato ad Abbiategrasso in Lombardia, lo stilista è un pittore mancato. Dopo studi d'arte all'Accademia di Brera e una gavetta come illustratore da Gianni Versace, con cui collabora per 6 anni dal 1977 al 1982, lo stilista inizia a disegnare Cadette e in seguito le pellicce di Matti.
Poi, nel 1983, lancia la sua etichetta omonima di prêt-à-porter sulla passerella di Milano Collezioni, sovvertendo tutti i canoni dello stile. "Se non puoi essere elegante sii almeno stravagante", diceva Moschino.
Fu il primo a lanciare l'idea di un look personale, propenso a mixare in libertà - come avrebbe teorizzato negli anni'90 Ted Polhemus con il suo 'style surfing'- pezzi del guardaroba assolutamente agli antipodi.
Come una giacca stile Chanel e una gonna da gitana, senza dimenticare l'usanza di guarnire con dettagli surreali, come cucchiai e forchette dorate usate a mò di abbottonatura, tailleur irreprensibili e giacche austere.
La sua creatività iconoclasta non conosceva limiti nemmeno nella moda maschile in cui lo stilista ridicolizzò il cliché del macho.
I suoi temi iconici come i cuori, i pois, i punti interrogativi, il simbolo della pace, le catene dorate e la bandiera italiana - Moschino adorava il Bel Paese - ricorrono tuttora nelle collezioni sartoriali del marchio che ultimamente hanno sfilato perfino a Londra e Shangai senza perdere la grinta e la positività del brand.
Oggi Moschino è un marchio globale dalla vocazione cosmopolita, che si declina in una vasta gamma di linee e prodotti.
Dal ready to wear di alta gamma maschile e femminile, compresa la linea Moschino CheapandChic, all'abbigliamento per bambini fino a lingerie, jeans, occhiali, profumi, borse, scarpe e persino cover per smartphone di ultima generazione.
E il suo successo è inarrestabile fra celebrità come Michelle Obama, Mika, Maria Sharapova, Rita Ora e Katy Perry.
Dalla collezione autunno-inverno 2014-15 il testimone creativo passa da Rossella Jardini, subentrata allo stilista fondatore nel 1994, al vulcanico e irriverente Jeremy Scott, astro del ready to wear americano.
Aeffe
Via Delle Querce, 51
47842 S. Giovanni in Marignano (RN)
Tel.: +39 054 19 65 211
www.aeffe.com
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