Apparizioni a confronto
Mons. Renato Boccardo Arcivescovo di Spoleto-Norcia ha presieduto sul piazzale del Santuario della Stella di Montefalco (Pg) le celebrazioni di chiusura del 150° anno delle apparizioni della Madonna al piccolo Federico Cionchi avvenute negli anni 1861-62, e avviate nel settembre dell’anno scorso.
«É stato un anno ricco di grazia e denso di significativi momenti celebrativi, culturali e formativi» ha anticipato l’Arcivescovo intervenendo nel salone delle conferenze del Santuario alla presentazione del libro “Una Chiesetta diruta,un fanciullo”. Un “Incontro con l’Autore” rievocativo della storia vera e commovente di Federico Cionchi, ma anche della vita del Santuario già lunga un secolo e mezzo.
Facendo poi riferimento al contenuto dell’altro libro “Bernadette e Lourdes” degli stessi autori (Cennamo, Vaudo ) l’Arcivescovo ha sottolineato come la Madonna mostri di preferire, nelle apparizioni, di affidare il Suo messaggio ai fanciulli/e, poveri, umili ed illetterati.
«Apparendo a Righetto - ha sottolineato - ed esortandolo alla bontà, la Vergine Maria ci indica il cammino lungo il quale ci precede e ci accompagna. Lo hanno compreso, con quella intuizione di fede che caratterizza il popolo cristiano, le genti della Fratta e di Turrita all’inizio e poi gli abitanti della nostra regione che da 150 anni accorrono ai piedi della Madonna della Stella».
La riunione è stata coordinata dal Padre Luciano Temperilli, Rettore del Santuario, che ha illustrato altri significativi aspetti della storia del Santuario e l’influenza sulla popolazione e sul territorio della Valle spoletina.
Donatella Tesei, sindaco di Montefalco, nel porgere il saluto della città ai convenuti ha sottolineato come «questi momenti celebrativi, formativi, culturali e di adesione popolare possano contribuire ad edificare una società migliore, formata da gente che opera con onestà ed intelligenza, oltre che occasione per mantenere vive le tradizioni locali e farle conoscere all’estero».
“Incontro con l’Autore” ha visto la presenza di un folto pubblico in mezzo al quale spiccavano le divise da lavoro indossate da una decina di assistenti Unitalsi della sezione di Spoleto che hanno avuto modo di confermare quanto importanti e profonde di fede siano le motivazioni dei pellegrinaggi a Lourdes.
Al termine dell”Incontro” e durante l’aperitivo con l’Arcivescovo il vertice della Banca Popolare di Spoleto, presente con l’avvocato Michelangelo Zuccari e con il direttore Marco Bellingacci, ha visitato lo stato dei lavori di ricostruzione dopo-terremoto e ristrutturazione del Santuario, anche in segno di riconoscimento della meritoria opera dei Padri Passionisti.
A proposito dei Pellegrinaggi a Lourdes Giovannino Antonini, Presidente della SCS controllante BPS, ha ricordato episodi della vita dello zio don Francesco Antonini, parroco per vent’anni di Firenzuola e assistente ecclesiastico sui treni dei malati. Don Francesco è morto a Lourdes durante il suo 17° pellegrinaggio, il mattino del 16 luglio 1978, per un malore improvviso dinanzi alla Grotta. Come per tutta la vita si era augurato.