La vita nei 10 comandamenti
Qualcuno si chiederà che cosa c'entri io, banchiere, con un libro di commenti ai dieci comandamenti. Non sono un teologo, anzi sono un laico, che per di più ha a che fare ogni giorno con uno degli aspetti meno spirituali della vita, il denaro. In realtà – me l'ha confermato la mia professione fin dagli esordi - lo spirito non è estraneo neppure alla gestione del denaro. Denaro proprio, denaro altrui. Perché non so esattamente quale sia il rapporto tra spirito e coscienza – ripeto, non sono un teologo – ma ho l'impressione che siano contigui.
E lo spirito – e quindi la coscienza - non è estraneo a nulla che riguardi l'uomo. Ho scoperto la coscienza da bambino insieme con i dieci comandamenti, che mi hanno insegnato mia madre e il parroco di Tombolo, ponendomeli come sentinelle a guardia dei miei comportamenti. Sentinelle che ho sempre sentito vigili e intransigenti in tante decisioni da me prese nel corso della mia vita, personale e lavorativa, dalle più ovvie alle cruciali. Leggendo il libro di Cennamo e Vaudo ho ritrovato tante situazioni che ho dovuto affrontare, tanti casi della mia vita.
Perché qui ogni comandamento viene sviscerato in tutte le sue ricadute nella vita quotidiana. La nostra vita di oggi. La rilettura delle Tavole della Legge ci porta, tra l'altro, a riconoscere che su quella pietra poggia la nostra civiltà. Non soltanto la civiltà occidentale: non rubare, non uccidere, non dire il falso sono norme universali, che dalla religione e dalla cultura ebraica non sono state ereditate o condivise soltanto dal cristianesimo. Sono la legge dell'uomo universale. A violarle non si fa soltanto peccato: si trasgredice la legge naturale. Di qui l'utilità di questa lettura anche per chi si dichiara ateo o agnostico. "Ascolta, Israele!" disse Mosé al suo popolo nel deserto dandogli la Legge. Anche chi non lo riconosce come un ordine, trarrebbe molto vantaggio dall'accettarlo almeno come un invito.
Non credo che la nostra epoca sia peggiore, più crudele, più scandalosa di quelle che l'hanno preceduta. Non penso che ci sia bisogno di un ripasso del catechismo più di quanto non ce ne sia mai stato. Credo tuttavia che nella nostra corsa spavalda verso il futuro tecnologico siamo sempre più tentati di trascurare quegli aspetti dell'esistenza umana per i quali la scienza non ha regole, istruzioni da offrire (né, per chi crede in Dio, potrà mai averne).
Queste regole le troviamo nei precetti che Mosè trasmise al suo popolo. Poche ma chiare. Chiare? Non sempre, non a tutti. Di qui l'utilità di un Decalogo accompagnato da interpretazioni autorevoli, firmate da specialisti di dottrina, "uomini di buona volontà". Il libro spiega che cosa vuol dire, oggi, il decimo comandamento (non desiderare la roba d'altri), e perché non è una ripetizione del settimo (non rubare). Perché può succedere che si nomini il nome di Dio invano anche quando non si bestemmia. Perché si può violare il quinto (non uccidere) anche senza commettere un reato. E così via. I temi più spinosi erano già tutti compresi nelle scarne Tavole mosaiche, ma qui ne troviamo la chiave di lettura per noi uomini, noi società del XXI secolo.
Ogni comandamento, ogni capitolo è un saggio a sé, che non ha bisogno degli altri per essere capito. Eppure l'opera risulta tutt'altro che frammentaria. Ne esce il nostro ritratto, con le nostre miserie e le nostre grandezze e, per chi lo desidera, con le indicazioni su come superare le une e far emergere le altre.
Pensando a Mosè che sale sul Sinai per essere puntuale all'appuntamento con Jahvè, mi immagino ciò che doveva essere successo. L'occhio di Dio, osservando quel popolo in cammino nel deserto, aveva scrutato nel cuore dell'uomo di allora e di sempre, e aveva deciso che era necessario comunicare al patriarca un codice, che il patriarca a sua volta avrebbe dovuto trasmettere alla sua gente, perché potesse raggiungere la terra promessa. Norme affidate al popolo ebraico, e poi giunte fino a noi, perché ciascuno di noi si sentisse chiamato, da quelle norme, a essere uomo di coscienza, uomo di buona volontà.
Un'impresa che questo libro ci aiuta a comprendere.
Ennio Doris
Dieci cardinali spiegano i dieci comandamenti - 2012-2013 Anno della fede, Michele Cennamo e Franco Vaudo, Prefazione di Ennio Doris, Adsfullpress, 20 €.