Altaroma, Sabrina Persechino tesse ragnatele architettoniche
Aracne, poiché osservando alcune delle architetture di Eric Owen Moss, appaiono, a primo impatto, come ragnatele tessute casualmente.Filamenti imprevisti a delineare spazi e profili.
Ed è proprio la temerarietà delle ipotesi progettuali di Moss, il modo in cui esse accolgono il manifestarsi dell'imprevisto lasciando spazio, senza ostacolarli, a nuovi possibili ordini temporanei, a ispirare Sabrina Persechino, architetto prima ancora che stilista, presente ad Altaroma con la sua collezione P/E 2016.
Moss mette in pratica quella che egli stesso definisce provocatoriamente la teoria dell'architettura di Penelope: come la fedele moglie di Odisseo, la quale disfaceva, durante la notte, il telo che aveva tessuto durante il giorno, così l'architetto, quando progetta, fa e disfa allo stesso tempo.
La Persechino disfa gli abiti come Moss disfa gli edifici. Prospetti apparentemente vuoti, sventrati sulle sensuali schiene e sui decolté profondi.
La volontà profonda di mettersi sempre alla prova e la continua ricerca di contaminazioni portano Sabrina Persechino a sperimentare l'utilizzo di nuove trame e orditi composti a volte di tagli apparentemente casuali, spesso di tagli paralleli come pettini di un telaio.
Non può mancare un riferimento alla dea Aracne, giovane tessitrice trasformata in ragno da Atena (la dea greca che aveva insegnato agli esseri umani la tessitura e tutte le arti), e pertanto al peplo, abito tipico delle regioni elleniche.
Proprio come un ragno, filatore virtuoso e abile trapezista che oscilla su un filo di seta , così, le stoffe tessono gli abiti della collezione Primavera Estate 2016.
I colori argentei e lunari, come ragnatele bagnate dalla brina mattutina, oppure ferrosi e incisivi come gli intarsi di Moss sugli edifici.Di Moss sono stati presi in esame e sviscerati la (W)rapper T ower, il Waffle e il Box.
La Torre (W)rapper ha bande che corrono parallele alla facciata prima di girare, spezzandosi a 90° in corrispondenza degli angoli dell'edificio, per poi risolversi nei cinque iperbolici muri di sostegno in cemento armato.
Così i tagli e le strisce in pelle e metallo corrono lungo la superficie bianca degli abiti, semplici nella loro struttura, definendone le trasparenze.
Waffle, così denominato per la superficie esterno che ha un esoscheletro a griglia formata da un nido di lastre di acciaio incrociate.
Dalla densa rete, costituita da lamine di acciaio parallele, emergono quelle verticali, che ispirano gli abiti nelle gradazioni del cobalto le cui fasce parallele avvolgono le curve della silhouette femminile.
Box: è un intervento, di recupero di un capannone esistente sul Boulevard National a Culver City. E' una versione ibrida della scatola convenzionale a forma ortogonale.
Il principio geometrico tradizionale diventa un oggetto, modificato e disfatto in alcune parti, che converte la scatola in una forma irregolare, talvolta sventrata, ma ancora riconoscibile e riconducibile alla sagoma originaria.
Allo stesso modo gli abiti in seta nera, tagliano i bustier aprendo le ampie e definite scollature. Tra i tessuti utilizzati prevalgono le sete ordite a telaio oltre che duchesse, cady, e crepon.
La cartella colori è influenzata dalle architetture a cui la collezione si ispira: bianco, nero, toni del cobalto. E un romantico rosa argenteo per il peplo della dea Aracne.