Un po' nomade e molto atletico a Pitti sfila l'uomo che verrà
Dieci eventi speciali sparsi in tre giornate, tanti ospiti internazionali e una città letteralmente invasa dalla moda.
Ai nastri di partenza Pitti Immagine Uomo edizione 91 promette un calendario fitto di appuntamenti dislocati fra l'epicentro della Fortezza da Basso, cuore pulsante della manifestazione fiorentina, e varie location d'impatto disseminate nell'area della città di Dante.
Il tema di Pitti dedicato alle collezioni maschili autunno-inverno 2017-18 quest'anno sarà la danza espressione creativa oggi sempre più congeniale all'universo della moda come dimostra il caso di Roberto Bolle e Pina Bausch.
La kermesse, sempre più ibrida e indefinibile fra fiera commerciale e una vera e propria fashion week, terrà banco dal 10 al 13 gennaio a Firenze dando lustro al capoluogo toscano che ospiterà big brand internazionali e progetti innovativi di stilisti emergenti.
Quest'anno le grandi attrazioni della rassegna toscana distribuite nelle giornate del 10 e dell'11 gennaio sono Paul Smith che realizzerà una installazione speciale alla Dogana, Tommy Hilfiger che ha concepito una vetrina digitale di elevato impatto.
Sarà presente anche il designer cool Tim Coppens che presenta a Firenze il suo mix di sartorialità, streetwear e sporty chic, Concept Korea che accende i riflettori sulle collezioni di giovani leve asiatiche come Ordinary People e Bmue(te) by Byungmun Seo e Ciro Paone di Kiton al quale è dedicata la mostra 'Due o tre cose che so di Ciro'.
Fra le altre novità spicca anche Z Zegna che torna a Pitti Uomo per l'anteprima ufficiale della collezione più sperimentale della maison biellese disegnata dal talentuoso Alessandro Sartori.
Per il resto Pitti Uomo continua a valorizzare la moda come aggregatore di energia e vettore di trasformazione proponendo su una superficie espositiva di 60mila metri quadrati le idee di 1220 marchi di cui 540 provenienti dall'estero.
Il tutto articolato è in un percorso creativo di 16 sezioni di cui alcune come Open dedicate alla moda a-gender mentre Unconventional è votato al lusso underground.
L'ultima frontiera della moda maschile secondo le antenne dello stile di Pitti Immagine si chiama athleisure e definisce linee di prêt-à-porter e accessori che introducono un nuovo concetto di modernità.
Alla base una ricerca inedita di materiali e lavorazioni che rendono i capi performanti al pari di indumenti tecnici per il segmento active, tra luxury, dinamismo e aspirazione al comfort. Come nel caso del trench di nylon stretch con interno reversibile in fresco di lana accoppiato a membrana.
Componente fondamentale, l'utilizzo di pesi leggeri per le imbottiture che pur conferendo un grado elevato di isolamento non compromettono le linee di derivazione sartoriale.
Un guardaroba sempre più sofisticato, che si anima di giochi interno/esterno, alla scoperta di una doppia anima per il capospalla o la maglieria.
La giacca a vento esternamente è di poliestere verde militare ma l'interno in cashmere e lana a grandi campiture si accende di azzurro. Il girocollo, in lana finissima fuori, sulla pelle è in cotone crêpe.
L'altro macro-tema della moda maschile che verrà è lo spirito nomade. Il nuovo gentleman ha infatti un'anima da globetrotter e vive sempre con la valigia in mano.
Tornano in auge i cappotti: piccoli, asciutti o imbottiti, per uno stile più tradizionale ma anche comodi, ampi e avvolgenti a rappresentare un gusto più fashion.
Capo passepartout anche la travel jacket, realizzata in tessuto anti goccia, antipiega e antimacchia, arricchita all'interno da pratiche tasche portadocumenti e portaoggetti. Un capo che si presenta anche ripiegabile in una pratica bustina tanto da occupare uno spazio ridotto in valigia.
Al braccio, borse multifunzione dall'allure minimale, che combinano heritage, funzionalità e tecnologia: destrutturate, con pellami soffici al tatto quasi a diventare un tutt'uno con il corpo, presentano interni strutturati in modo da poter portare con sé tablet e smartphone di ultima generazione.
Sarà anche un inverno in cui la lana sarà la protagonista in tutte le sue varie manifestazioni. Paisley, check, gessati e microfantasie geometriche vestono abiti con revers più accentuati e giacche monopetto in jersey, lane e misto lana.
La matrice british si ibrida con richiami d'ispirazione militare o accenni da montagna chic. Non si rinuncia alla personalizzazione su dettagli e interni a contrasto.
Così l'abito formale trova la propria esaltazione nel principe di Galles, oppure in tessuti ispirati al mondo cavalleria, con flanelle elasticizzate e micro bouclé.
Immancabili le giacche sfoderate dalla mano morbida e piacevole al tatto, in alpaca, mohair e cashmere.
Enrico Maria Albamonte