Al Millemisture di Milano arriva la nuova carta primaverile
Ricotta mantecata alle zucchine, salsa di frutti rossi e granella di nocciole; crema di carote e semi di lino, caprino all'erba cipollina e chipotle; pancia di maialino croccante, piccolo gratin di patate, salsa di fragole; crudo di baccalà marinato al lemongrass, salsa di cocco e curry, cicorino fresco.
Queste sono solo alcune delle proposte presenti sulla nuova carta primaverile del Millemisture, cocktail restaurant e bar inaugurato lo scorso anno in Via Ugo Bassi, nel cuore del vivace quartiere Isola di Milano.
Piatti dalle identità ben distinte, giocati su accostamenti di sapori originali, all'insegna della migliore tradizione italiana ripensata in chiave fresca e attuale.
La nuova carta porta la firma dello chef Marco Tinti, 30 anni e una lunga esperienza in cucina, culminata in quella come sous-chef presso lo stellato Joia di Pietro Leeman.
La nuova offerta è stata concepita con l'intento di far riscoprire ai clienti il piacere di un'esperienza ricca e variegata in un momento in cui, soprattutto sulla scena meneghina, tendono a dominare i locali, italiani ed etnici, che puntano tutto su un'unica specialità.
Questo è oggi l'obiettivo su cui si concentrano i titolari del Millemisture, i barman Giovanni Maffeis e Daniele Politi.
Amici e soci, si dedicano alla seconda anima del locale, quella di cocktail bar, e al continuo gioco di contaminazioni che, sin dalla sua inaugurazione, rappresenta il suo tratto distintivo.
Al Millemisture ristorante e cocktail bar sono, infatti, in continuo dialogo: e chi cena al ristorante ha la possibilità di accompagnare uno o più piatti con un drink suggerito da Giovanni o Daniele per esaltarne i sapori.
Un originale filo conduttore lega, tuttavia, le proposte food and beverage di un'offerta così ampia e varia: ed è quel tocco in più dato ai cocktail e ai piatti dalla presenza pressoché costante di bacche, frutti edibili, erbe selvatiche e spezie provenienti dalla selvaggia e incontaminata isola di Capraia, dal mirto all'elicriso, dal rosmarino al lentisco.
I titolari del Millemisture, infatti, possono contare, qui su un terreno di proprietà in cui si dedicano al foraging, ossia all'arte di raccogliere prodotti spontanei della natura.
Ulteriore denominatore comune di tutta l'offerta del Millemisture è la qualità assoluta della materia prima: a partire dall'olio extravergine di oliva DOP Olìa, prodotto nell'azienda agricola "Le Zette" di Giovanni Maffeis a Salò, sul lago di Garda.
Le tecniche di preparazione delle ricette, come la cottura a bassa temperatura e sottovuoto, puntano sulla salubrità e sulla valorizzazione di gusto e consistenza dei cibi, oltre che sulla selezione di quanto di meglio il nostro territorio sappia offrire.
Ritroviamo questo accurato lavoro di ricerca in piatti come quelli già menzionati, così come in altre nuove proposte che spaziano dalle crocchette di baccalà, ricotta affumicata e pepe Szechuan al forno o la tartare di Fassona, glassa di aceto balsamico, crema di tuorlo d'uovo, che ritroviamo fra gli antipasti.
Per primi piatti come gli gnocchi al burro, timo e asparagi e i casoncelli bresciani (più delicati rispetto ai "cugini" bergamaschi) fatti a mano con burro, salvia e Grana Padano; e, ancora, in secondi come il pollo confit alla soia e zenzero, insalata di fagiolini e rapanelli marinati o golosità da condividere come il cheeseburger iberico con taleggio e spinacino fresco.