Mela Val di Non DOP, le tre delizie
La Mela Val di Non DOP è prodotta utilizzando le varietà Golden Delicious, Renetta Canada, Red Delicious. La qualità Golden Delicious ha forma tronco-conica oblunga e colore dal verde al giallo, a volte con faccetta rosata.
La varietà Red Delicious si distingue, invece, per il colore rosso su fondo verde; la qualità Renetta Canada ha forma tronco-conica o appiattita con buccia rugosa di colore giallo-verdastra.
La Golden Delicious si distingue per la croccantezza e la succosità della polpa e per il peculiare sapore dolce-acidulo; la Red Delicious è caratterizzata da una polpa più pastosa e presenta un gusto prevalentemente dolciastro.
La Renetta Canada assume diversa consistenza e differenti sapori a seconda dell'epoca del consumo, passando da polpa croccante e decisamente acidula fino a polpa pastosa e dolce, mantenendo comunque forti connotati di specifica peculiarità organolettica.
Zona di produzione
Alla produzione di mele di elevato pregio organolettico qualitativo concorre certamente il territorio, grazie alle sue peculiari caratteristiche fisico-chimiche, con alti valori di magnesio, (formazioni rocciose di matrice dolomitica, eccezionale dotazione in magnesio scambiabile) e al clima che varia dal temperato-oceanico al continentale-alpino, fortemente mitigato dalla particolare formazione tettonica a larga conca glaciale.
La Mela Val di Non Dop viene prodotta, in parte del territorio della provincia autonoma di Trento, comprendente i seguenti comuni: Andalo, Amblar, Bresimo, Brez, Cagnò, Caldes, Campodenno, Castelfondo, Cavareno, Cavedago, Cavizzana, Cis, Cles, Cloz, Commezzadura, Coredo, Croviana, Cunevo, Dambel, Denno, Dimaro, Don.
Nella zona tipica di produzione sono compresi anche: Flavon, Fondo, Livo, Malè, Malosco, Mezzana, Monclassico, Nanno, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Revò, Romallo, Romeno, Ronzone, Ruffrè, Rumo, Sanzeno, Sarnonico, Sfruz, Smarano, Spormaggiore, Sporminore, Taio, Tassullo, Terres, Terzolas, Ton, Tres, Tuenno, Vermiglio, Vervò.
La Val di Non è una delle principali valli del Trentino, situata nella parte Nord-occidentale della provincia. Dal punto di vista amministrativo essa appartiene alla Comunità della Val di Non, istituita nel 2010. Solo la parte più settentrionale della valle, il cosiddetto Deutschnonsberg (la Val di Non germanofona) appartiene invece alla Provincia autonoma di Bolzano.
La valle si apre a Occidente della Valle dell'Adige, all'altezza della confluenza del Noce nell'Adige. È delimitata ad oriente dai Monti Anauni che la separano dalla Bassa Atesina e dalla Val d'Adige, ad Occidente dalle Dolomiti di Brenta, mentre a nord-ovest, dove nasce la Val di Sole, dalla Catena delle Maddalene; confina infine a settentrione con la Val d'Ultimo e l'Alto Adige.
È costituita da un ampio altopiano, attraversato dal torrente Noce e conta 38 comuni. Orograficamente la valle si biforca ad "Y" all'altezza del lago di Santa Giustina e quindi la zona si divide in sponda destra (ad ovest del Noce), sponda sinistra (ad est del fiume) e "terza sponda" (la zona a nord del Noce e del rio Novella).
In tempi remoti era chiamata Anaunia, toponimo di probabile origine celtica legato alla popolazione degli Anauni. Nel corso dei secoli il nome è poi mutato in Val di Non. Il centro abitato più importante della vallata è Cles, che sorge a lato del grande lago artificiale di Santa Giustina
Fasi della produzione
Le tecniche di coltura tradizionale prevedono l'inerbimento del terreno tra le file per tutta la vita produttiva dell'impianto e lo sfalcio dell'erba nei mesi primaverili-estivi. La potatura deve essere eseguita manualmente ogni anno durante il periodo di riposo della pianta e deve mirare a garantire il giusto rapporto tra gemme a frutto e vigoria delle gemme a legno.
L'uso di sistemi irrigui è indispensabile per l'ottenimento di produzioni di qualità e viene eseguita da marzo ad ottobre secondo le necessità. La raccolta viene effettuata esclusivamente a mano nei mesi di agosto, settembre, ottobre e prima quindicina di novembre, a seconda della maturazione fisiologica delle varietà.
Cenni storici
La coltivazione della mela nella Val di Non vanta secoli di storia e tradizione. Le testimonianze del suo forte legame con il territorio della valle trentina sono numerosissime: dalla toponomastica si evince la radice etimologica di Malè e Malosco i cui nomi derivano dal latino Maletum, cioé «posto delle mele».
Conferme giungono a noi da autorevoli fonti storiche come la Carta di Regola di Cles del 1641, da opere artistiche risalenti ad epoche pre-rinascimentali e dalla nutrita produzione di forme poetiche dialettali dedicate alla mela e alla produzione frutticola della valle.
A partire dal 1800 le fonti si fanno ancora più numerose, e nella seconda metà del secolo i frutticoltori della zona acquisiscono una nutrita serie di riconoscimenti e premi per la qualità della frutta portata alle esposizioni internazionali di quell'epoca.
Oggi la vitalità produttiva dei melicoltori della valle e il costante impegno verso un miglioramento qualitativo del frutto, condotto nel rispetto dell'ambiente, hanno permesso alla mela della Val di Non di essere la prima mela italiana insignita del riconoscimento Dop.
Come si consuma
Le numerose proprietà terapeutiche della mela sono da tempo note. Oltre a svolgere un'azione benefica sui denti e le gengive, questo frutto trova un vasto impiego nella cura della pelle del viso. Le potenzialità cosmetiche della mela sono legate al suo potere rassodante, schiarente, idratante e alla sua efficace azione come antirughe e tonico.
Anche in cucina si rivela un alimento molto versatile, insostituibile ingrediente di tante ricette tradizionali e di fantasiosi abbinamenti. Tra le prime è d'obbligo menzionare la torta di mele, le frittelle alle mele e lo strudel che predilige la renetta, con una abbondante spolverata di cannella.
La Golden è invece usata nella preparazione di invitanti insalate assieme al formaggio Trentingrana e alle noci, oppure cotta in abbinamento a carni suine e cacciagione. Da non dimenticare la mela - in particolare la Renetta - quale ingrediente principe nella preparazione della torta di mele, dello strudel e delle frittelle.
Le Mele Val di Non DOP vengono ben conservate a basse temperature. Tuttavia, è ideale riportarle a temperatura ambiente per quattro o cinque giorni prima di consumarle.
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