Bruzio DOP, l'oro di Calabria

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L'Olio Extravergine d'Oliva Bruzio DOP è ottenuto dalle varietà di olive: Tondina, Carolea, Grossa di Cassano, Rossanese. La denominazione deve essere accompagnata dalle seguenti menzioni geografiche aggiuntive: Fascia Prepollinica, Vallecrati, Colline Joniche Presilane, Sibartide, alle quali risultano corrispondere caratteristiche organolettiche e di consumo differenti.

Le varietà
La menzione geografica Fascia Prepollinica corrisponde un olio di oliva extravergine prodotto in 14 comuni ricadenti nella zona collinare compresa tra il Massiccio del Pollino a Nord, e quello del Pellegrino ad Ovest. Quest'olio Bruzio Dop si produce con le varietà di olive Tondina, non meno del 50%, Carolea non oltre il 30% e Grossa di Rossano per la restante parte.

La menzione geografica Sibaritide accompagna il Bruzio Dop ottenuto dalle varietà di olive Grossa di Cassano, non meno del 70% e Tondina non oltre il 30%. Questa varietà è prodotta in 6 comuni ricadenti nella vasta Piana di Sibari.

La menzione geografica Colline Ioniche Presilane accompagna l'olio Bruzio Dop ottenuto dalle varietà di olive Rossanese oppure Dolce di Rossano non meno del 70% ed altre varietà per un massimo del 30% della massa totale.

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L'ultima menzione geografica è la Valle del Crati che accompagna l'olio extravergine Bruzio Dop ottenuto in 12 comuni posti lungo la valle del fiume Crati sul versante nord-occidentale dell'Altopiano della Sila. Quest'olio è prodotto con le varietà di olive Carolea non meno del 50%, Tondina non superiore al 30% e Rossanese o Dolce di Rossano non superiore al 20% della massa complessiva totale.

Caratteristiche
Deve il suo nome all’antica popolazione dei Bruzi. È un olio dalle calde tonalità dorate o verdognole, in cui l’acidità non supera lo 0,8%; ha odore e sapore fruttati e vegetali, con intensità e peculiarità differenti e viene commercializzato con l’indicazione della sottodenominazione dell’area di produzione.

Primo tra gli oli extravergine di oliva calabresi a ottenere il riconoscimento Dop dall'Unione Europea, l'olio extravergine Bruzio si produce in quattro zone diverse della provincia di Cosenza, alle quali sono assegnate quattro menzioni geografiche aggiuntive.

Cenni storici
Omero lo chiamava “liquido d’oro”. Nell’antica Grecia, gli atleti ritualmente lo strofinavano su tutto il corpo. L’olio d’oliva è stato più di un semplice cibo per le genti del Mediterraneo: è stato un medicinale, una infinita e magica sorgente di fascinazione e meraviglia, fonte di ricchezza e potenza.

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I rami e le foglie dell’albero di ulivo, simbolo di abbondanza, gloria e pace, hanno incoronato i vittoriosi nei giochi amichevoli e nelle guerre sanguinose. Corone di olive e rami di ulivo, emblemi di benedizione e purificazione, erano ritualmente offerti agli dei ed ai potenti: alcune furono addirittura trovate nella tomba di Tutankamon.

Con l’espansione delle colonie greche, la coltura dell’ulivo ha raggiunto la Calabria (il “Brutium”) nell’VIII sec. a.C. Alberi di ulivo erano piantati nell’intera regione sotto l’impero romano e, secondo lo storico Plinio, la nostra terra aveva “eccellente olio d’oliva a prezzi ragionevoli” già nel I sec. a.C.: “Il migliore nel mediterraneo”, sosteneva.

La credenza che l’olio d’oliva conferisse forza e giovinezza era ben diffusa. Nell’antichità era infuso con fiori ed erbe per produrre sia medicine che cosmetici: a Micene è stata rinvenuta una lista che elencava gli aromi aggiunti all’olio d’oliva nella preparazione degli unguenti.

L'area di produzione
L'area di produzione delimita 15 comuni della fascia ionica presilana tra cui Rossano e Corigliano. L'ultima menzione geografica è la Valle del Crati che accompagna l'olio extravergine Bruzio Dop ottenuto in 12 comuni posti lungo la valle del fiume Crati sul versante nord-occidentale dell'Altopiano della Sila.

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Fasi della produzione
Per l’estrazione dell’olio sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a produrre oli che presentino il più fedelmente possibile le caratteristiche peculiari e originarie del frutto. Ogni fase di lavorazione è accuratissima e sottoposta ad un rigoroso controllo, dalla raccolta, che viene effettuata con mezzi meccanici o per brucatura, all’immediato trasporto, alla lavorazione che deve avvenire immediatamente e comunque entro due giorni.

Quando arrivano nei frantoi le olive sono già state qualificate per varietà e provenienza: si spremono, quindi, solo frutti sani, seguendo tempi e temperatura prescritti dal disciplinare di produzione. I passaggi del processo produttivo sono: defoliazione, lavaggio, allontanamento dei corpi estranei, molitura, gramolazione, separazione.

L’olio, ormai pronto per essere consumato, viene protetto conservandolo al buio, a temperature ottimali e sotto battitura di azoto infine viene imbottigliato e confezionato per la vendita. Ideale a crudo su pesce e verdure cotte o crude, è ottimo anche in cottura per insaporire primi e secondi piatti della tradizione

Consorzio di tutela
Via Magenta 33
87062 Cariati Marina (CS)
Tel. 0983 96314
www.consorziodopbruzio.it
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