ARANCIA DEL GARGANO IGP, LA SUCCOSA
L'Arancia del Gargano IGP è un frutto della varietà di Biondo Comune del Gargano e del tipo locale Duretta del Gargano, localmente conosciuta come "arancia tosta". Entrambe le varietà devono dare una resa minima in succo, pressato a mano, del 35% e devono presentare frutti pesanti e comunque di peso non inferiori a 100 grammi. Caratteristiche distintive invece di ciascuna varietà sono le seguenti: il Biondo Comune del Gargano ha forma sferica o piriforme e buccia più o meno sottile, di colore giallo dorato intenso; la Duretta ha, invece, forma rotonda od ovale, localmente denominate rispettivamente "duretta tonda o a viso lungo"; buccia di colore arancio chiaro e polpa ambrata, croccante, con semi assenti o in numero ridotto. Il periodo di produzione va dal 15 aprile a fine agosto per il Biondo Comune del Gargano; dal 1° dicembre al 30 aprile per la Duretta.
Zona di produzione
Il tratto costiero-sub costiero settentrionale del promontorio del Gargano che va da Vico del Gargano a Rodi Garganico, fin sotto Ischitella costituzione l'area in cui si coltiva. Il Gargano, noto anche come Sperone d'Italia, è una subregione geografica dell'Italia che coincide con l'omonimo promontorio montuoso che si estende nella parte settentrionale della Puglia e corrisponde alla parte orientale della Provincia di Foggia. È interamente circondato dal Mare Adriatico, tranne a Ovest. È tra i principali poli turistici della Regione Puglia (4 milioni le presenze nel 2011, più del Salento). Fra le località più note si ricordano: le Isole Tremiti, Mattinata, Peschici, Rodi Garganico, Manfredonia, Vieste, Ischitella, Vico del Gargano, Lesina, San Nicandro Garganico, Cagnano Varano e Monte Sant'Angelo. Ma anche Carpino, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Apricena, Poggio Imperiale. Nel suo territorio è ricompreso il Parco Nazionale del Gargano. Si colloca nella parte settentrionale della Puglia e nella parte orientale della Provincia di Foggia. La coltivazione dell''Arancia del Gargano IGP avviene in particolari terreni rosso calcarei, abbastanza scoscesi, esposti a venti freddi e repentini abbassamenti di temperatura.
Cenni storici
I primi riferimenti storici sull'esistenza della coltivazione degli agrumi sul Gargano risalgono all'anno 1003, grazie a Melo, principe di Bari, che, volendo dare dimostrazione ai Normanni della ricchezza produttiva delle terre garganiche, spedì in Normandia i "pomi citrini" del Gargano, corrispondenti al melangolo (arancio amaro). Nel Seicento si intensificò un notevole traffico di agrumi di Vico del Gargano e di Rodi Garganico con i veneziani. Questi intensi scambi commerciali continuarono anche nell'Ottocento, e la fama dell'Arancia del Gargano Igp raggiunse persino gli altri Stati europei e l'America. Era menzionata addirittura nelle opere di diversi autori, tra cui Gabriele d'Annunzio. A partire dal 1700 gli agrumi del Gargano diventano protagonisti di un'importante processione, che ancora oggi si tiene ogni anno a febbraio, in onore di San Valentino, Santo protettore degli agrumeti, durante la quale si benedicono le piante e i frutti di aranci e limoni. Sono conservati numerosi registri, fotografie, poster, locandine, a dimostrazione della fama a livello anche internazionale raggiunta da questi straordinari e inconfondibili agrumi del Gargano.
Caratteristiche
L'arancia del Gargano Igp presenta una forma sferica e una pezzatura non eccessivamente grande. Il sapore è dolce e il profumo caratteristico. Fattori distintivi del prodotto sono l'epoca di maturazione (fine aprile-maggio e anche agosto) e la spiccata serbevolezza che permetteva a queste arance, in tempi passati, di sottoporsi a viaggi di 30 e anche 40 giorni e arrivare integre a Chicago o New York. L'interno delle arance può essere consumato allo stato fresco, a spicchi o in spremute, ovvero come ingrediente di insalate o ancora come guarnizione. Le arance possono essere inoltre cucinate quali costituenti di raffinati piatti in agro-dolce o impiegate alternativamente per bevande, liquori e frutta candita. L'Arancia del Gargano IGP si conserva in luogo fresco e asciutto per molti giorni. L'interno delle arance può essere consumato fresco, a spicchi o in spremute, come ingrediente di insalate o ancora come guarnizione. Possono essere anche usate cucinate come ingredienti di piatti raffinati in agrodolce o impiegate per bevande, liquori e frutta candita. Per pelarle al vivo si consiglia di andare a fondo con un coltellino, cercando di eliminare il più possibile sia la parte bianca della scorza che la pellicina, fino ad arrivare alla polpa. Con la punta di un coltello si dovranno separare poi i vari spicchi per permettere di togliere più facilmente la pellicina che divide le varie parti.
Consorzio Gargano Agrumi
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