Ficodindia dell'Etna DOP, il succoso
L'Etna (Mungibeddu o 'a Muntagna in siciliano) sorge sulla costa orientale della Sicilia, entro il territorio della provincia di Catania ed è attraversato dal 15º meridiano est, che da esso prende il nome.
È il vulcano attivo più alto della Placca euroasiatica e la sua superficie è caratterizzata da una ricca varietà di ambienti che alterna paesaggi urbani, folti boschi e aree desolate ricoperte da roccia vulcanica, periodicamente soggette a innevamento ad alta quota.
Dal 2013 il Monte Etna si fregia del titolo di Patrimonio dell'Umanità Unesco. Sul suo versante Nord si produce il Ficodindia dell'Etna DOP, un frutto di forma ovoidale, ricoperto di spine.
Caratteristiche
La sua polpa è succosa e contiene molti semi. Si distingue in tre varietà: la Sanguigna, a polpa rossa, succosa dal gusto corposo; la Sulfarina o Nostrale, a polpa gialla, consistente e saporita; la Muscaredda o Sciannarina, a polpa bianca, dal sapore delicato.
È ammessa una percentuale non superiore al 5% di altri ecotipi. Varianti di pregio sono considerate le selezioni «Trunzara» o «Pannittera», delle cultivar Bianca, Rossa e Gialla.
La sua pianta che può raggiungere i 3-5 metri di altezza, anche se nei nuovi impianti lo sviluppo è contenuto a 2-2,5 metri per agevolare gli interventi durante il ciclo produttivo.
Il fico d'India è una pianta molto resistente, capace di crescere rapidamente anche in suoli aridi, fra rocce e nei terreni vulcanici come quelli siciliani.
Gastronomia
Si gusta fresco al naturale, ma compare anche come ingrediente di dolci e confetture. Da provare con il prosciutto crudo.
Per aprirlo si tagliano le due estremità e poi, tenendolo fermo con una forchetta, si incide la buccia nel senso della lunghezza e la si elimina, sempre utilizzando le posate per evitare di pungersi.
Fasi di produzione
La coltivazione del Ficodindia dell'Etna DOP avviene mediante una particolare tecnica detta scozzonatura che consiste nell'eliminazione dei primi fiori al fine di provocare una seconda fioritura che origina frutti di migliore qualità e dimensione.
La coltivazione non richiede particolari cure, tranne l'intervento di cicli di fertilizzanti del terreno. La raccolta avviene a fine agosto per le tipologie più precoci, e in autunno per le piante a maturazione ritardata.
Dopo la raccolta, i frutti sono immagazzinati in locali asciutti e ventilati e sono sottoposti al processo di despinatura, che serve a eliminare le numerose spine presenti sulla parte esterna dei frutti.
Zona di produzione
La provincia di Catania, interessata dagli effetti dell'eruzione del vulcano Etna, è l'area in cui cresce il Fico d'India, compresa in una fascia altimetrica che va dai 150 ai 750 metri sul livello del mare.
Ricade nel territorio dei Comuni di Bronte, Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Camporotondo, Belpasso e Paternò.
Cenni storici
L'origine storica dell'introduzione in Sicilia del Ficodindia dell'Etna DOP è controversa. Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia attribuisce l'origine del nome a Opunte, città greca.
Per molti sarebbe stato importato nel Mediterraneo da Cristoforo Colombo di ritorno dalle Americhe; per altri risalirebbe alla dominazione araba dell'isola (IX secolo).
Per altri il ficodindia venne introdotto in Sicilia alla fine del XVI secolo dagli Spagnoli, come riporta lo storico Denis Mack Smith nel suo "History of Sicily", assieme ad altre importanti piante come il pomodoro dal Perù e il tabacco dal Messico.
Quello più comunemente usato era il ficodindia proveniente dall'America Tropicale, una pianta capace di sopportare lunghi periodi di siccità e di propagarsi facilmente nelle fenditure della roccia.
Proprio per questa sua caratteristica il fico d'india venne fin da subito piantato per frantumare la lava nei fertili pendii del monte Etna e ancora oggi caratterizza il paesaggio del versante Nord occidentale del noto vulcano siciliano.
La pianta raggiunge anche i cinque metri di altezza, ma non presenta tronco e rami nell'accezione abituale del termine.
Consorzio di Tutela del Ficodindia DOP
Via C. Colombo, 124
95033 - Biancavilla (CT)
Tel: +39 0955 18 38 39
www.euroagrumi.com
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